Missioni Consolata - Settembre 2006

MISSIONI CONSOLATA : Si nasce e si muore molto in Afri- ' : ca. I funerali sono belli,grandiosi:si : balla e si canta,con gli abiti della fe- : sta, ma solo se amorire è un anzia- : no. Il giovane colpito dal male è rite- : nuto vittima di una maledizione. : Tutti temono l'incidente,che sareb- ' be prova di disgrazia presso il divino.Gli spiriti sono potenti,onnipresenti, e fanno da tramite tra umani e creatore, innominato e invisibile. Qui, più che nel resto del continente, si viene presi dall'inquietudine.I feticci sono agli incroci dei sentieri, dentro gli alberi giganteschi, davanti alle capanne di fango. Il mito si succhia col sangue della madre,dicono,e le madri africane sono forti, fiere. Devono esserlo, perché tutto dipende da loro: lavorano, trasportano pesi sul capo, vendono nei mercati, sempre col piccolo legato sul dorso,col capo penzoloni. Le bambine di pochi mesi hanno già gli orecchini eminuscoli bracciali. Ti guardano con uno sguardo profondo, maturo. Pare sappiano già tutto sul loro destino e appena possono cercano la tetta materna per consolarsi. Bambini con la zappa sulla spalla, che partono all'alba per i campi eritornano la sera. Non ci sono macchine agricole in Togo.Ci sono loro, cui è negata la scuola e l'assistenza sanitaria. Ridono, se li fotografo. Il VIAGGIO Dopo lo scalo ad Abidjan, ci ritroviamo in pochi sul volo da Parigi. So- ' no iniziate le vacanze, ma evidentemente a nessuno interessa venire in Togo. Katia è una signora di Padova che vive in Africa da 20 anni. «A febbraio è morto il presidente Eyadéma e per tre mesi abbiamo avuto gravi disordini - mi spiega -.Giovani scatenati sotto l'effetto di droghe terrorizzavano, uccidevano e saccheggiavano le case. li console era partito per l'Italia senza awertire la nostra piccola comunità. Un amico mi ha chiamato per dirmi di correre a casa con quante più prowiste possibili e non muovermi». Katia ama l'Africa e ha deciso di Tipico anziano dell'etnia tatasumba, nel nord del Togo. Bimba con orecchini, dallo sguardo profondo ematuro. ■■ ■■ ■■■ impiantarvi un'azienda che importa dall'Italia vecchi macchinari industriali, buoni per awiare attività in questi paesi ancora molto arretrati. «Abbiamo fatto arrivare le macchine per far mattoni; qui li fanno ancora a mano» mi spiega e pare orgogliosa del fatto che anche il figlio lavora con lei e ha allargato l'attività amolti altri paesi africani. LOMl: La mattina sono svegliata dal grido sinistro di migliaia di pipistrelli.Apro la finestra e il paesaggio che vedo è sconfortante:tristi edifici in cemento emergono dal verde dei parchi; il cielo grigio è oscurato dagli sgradevoli animali. A colazione incontro solo militari francesi in divisa mimetica, tra i quali noto anche una donna robusta,in calzoni corti come i compagni.«Siamo qui per i problemi in Costa d'Avorio» mi dice per rassicurarmi. Gli unici senza divisa sono due grassi cinesi, che fumano e si riempiono il piatto di salsicce. La guardia all'ingresso mi sconsiglia di uscire verso la spiaggia, può essere pericoloso.Cerco allora un autista, che in un'ora mi porterà ad Anfoin,dalle suore di San Gaetano. MC SETTEMBRE 2006 ■ f1

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