Missioni Consolata - Settembre 2006

MISSIONI CONSOLATA ■■ ■■ ■■■ «Piccola comunità cristiana», dove il vangelo si coniuga con la vita. 1. La centralità del primo annuncio. Nelle giovani chiese si ha coscienza che Cristo,crocifisso e risorto,deve essere proclamato «agli altri» come principio di speranza.Si vive la gioia di quanti lo incontrano per la prima volta e trovano in lui la conoscenza del padre e la possibilità di una vita nuova. 2. La ricchezza dei carismi e dei ministeri, che rende sacerdoti, religiosi e laici corresponsabili della vita e della missione della chiesa. Si pensi ai catechisti,agli animatori delle piccole comunità cristiane,alle guide della preghiera. Le chiese dell'Estremo Oriente asiatico enumerano, per esempio, nei loro documenti ben 70 ministeri riconosciuti! 3. La bellezza e vitalità delle «Comunità ecclesiali di base» (America ranza dei credenti.La chiesa sta di più Latina) o «Piccole comunità cristia- «tra la gente» e ne condivide spesso ne» (Africa e Asia), dove il vangelo si la povertà, i disagi, le debolezze. coniuga con la vita e si fa esperienza 6. Lo sforzo dell'inculturazione, di chiesa come fraternità, condivisio- che obbliga a ripensare l'immutabine, collaborazione, corresponsabi- le messaggio per incarnarlo nella vilità ... Sempre fragili, piccole e di- ta e nella cultura propria di un posperse, queste comunità rendono polo o di un gruppo umano.Cultura più solida la fede di quanti ne fanno che spesso va purificata, ma che puparte e proclamano concretamente re rappresenta una ricchezza per la la risurrezione del Signore. fede. 4.11 distacco dal potere e dalle sicu- 7. La lunga pratica del catecumerezze mondane. Non ci sono privilegi nato, che prepara gli adulti ad assuda difendere, non c'è ricchezza da mere consapevolmente il battesimo mantenere,non c'è (e per fortuna e la vita nuova che da esso scaturispesso non è possibile!) nessun com- sce. promesso antievangelico con i po- 8.11 dialogo ecumenico e quello tenti.Chiese deboli e povere,qual- con le altre religioni,che diventa che volta anche perseguitate, ripon- spesso una necessità, in quanto si vigono la loro unica fiducia nella forza ve e si opera nello stesso ambito terdella Parola e dello Spirito. La chiesa ritoriale, ma che proprio per questo istituzione evita intrusioni nel dibat- è anche uno stimolo a definire la tito politico e lascia le scelte concrete propria identità sulla base originaria al libero confronto delle opinioni e della Parola di Dio e non di tradizioni delle valutazioni dei cittadini,conser- umane. vando così la sua libertà profetica, Affrontando oggi la chiesa di Dio che diventa quando è necessario - e che è in Italia, il passaggio dalla paspesso è purtroppo necessario - fer- storale di conservazione alla pastoCONCLUSIONE Gli istituti missionari presenti in Italia e parte della chiesa italiana vivono con questa tutte le difficoltà del momento presente: a) le difficoltà del popolo italiano in un'ora di grande «crisi» (sociale, politica, istituzionale),che è passaggio (pasquale) ad un nuovo modo di vivere la sua appartenenza all'Europa e al mondo,ad una società non più monolitica, ma multietnica, multiculturale, multi religiosa, nel quadro di una globalizzazione che resta inquinata da presupposti ideologici di individualismo, agnosticismo, relativismo e liberismo; b) le difficoltà della chiesa,che deve conservare la ricchezza della tradizione religiosa del popolo italiano in un quadro completamente muta- , to.«Comunicare il vangelo in un mondo che cambia» è per questa chiesa un compito inedito. La missione in Italia (ed anche in Europa e in tutto il mondo post-cristiano) è , tutta da inventare. ma denuncia della corruzione,degli raie di missione dovrebbe confron- «Esperti di missione fra i popoli sfruttamenti,delle ingiustizie com- tarsi con queste dinamiche delle non cristiani», i missionari non sono messe dai pochi potenti contro i tan- giovani chiese. Non significa che es- né modelli, né maestri. Possono solo ti deboli. Proprio per questo acquista se siano modelli da imitare, né che mettere a disposizione la radicalità autorevolezza fra la gente eviene al- non abbiano in sé debolezze e urna- del loro impegno per il vangelo e lora chiamata, ma in «seconda istan- ne miserie (di cui sono anche loro quello che apprendono sulle strade za»,a opera di pacificazione e/o di ricchissime:«Ecclesia semper refor- del mondo. Lo fanno come umili figli mediazione politica. manda»). Significa solo che in esse si di quella chiesa di Dio che è chiama5. La «prossimità» con i poveri e i sperimenta meglio la freschezza del ta a essere testimone del Cristo Risofferenti,che sono spesso,come av- vangelo, novità di vita e orizzonte di sorto in Italia, in Europa e fino ai veniva nella prima chiesa, la maggio- speranza per tutti. confini della terra. ■ ,--------------------------------------------------------------------------------------------· MC SETTEMBRE 2006 ■ 15

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