Come sta Fatou? IN VIAGGIO TRA MALATTIE E Le malattie dimenticate (2) : la leishmaniosi IN ATTESA DI TERAPIE U na diagnosi rapida, non dolorosa, economica, realizzabile anche nelle zone più sperdute, senza luce elettrica e senza ospedali. Queste le promesse di un nuovo test rapido per la diagnosi della leishma- ' niosi viscerale (o kala azar), malattia causata da un parassita (leishmania donovam) , che infetta ogni anno 500 mila persone e ne uccide 50 mila. La notizia è arrivata nei primi mesi di quest'anno dall'India, più precisamente dall'Istituto di scienze mediche (A// lndian lnstitute ofMedicai Sciences): un passo in avanti per una delle quatt ro forme di leishmaniosi diffuse nel mondo, quella più grave, con una mortalità altissima (85-100%) se non trattata, che scende al 5% se vi è disponibilità di farmaci . MOSCERINO PERICOLOSO La leishmaniosi è una malattia infettiva , causata da un parassita di nome leishmania, trasmesso all'uomo dalla puntura di un moscerino o mosca della sabbia , di cui esistono circa trenta specie. È un insetto di piccole dimensioni, color sabbia appunto, che vive in zone con foreste, in caverne e in tane di roditori di piccole dimensioni. La leishmaniosi è una zoonosi, cioè si trasmette dall'animale all'uomo: colpisce in particolare cani e roditori , e il trasferimento all 'uomo avviene attraverso la puntura della femmina della mosca della sabbia. È anche possibile il passaggio da uomo a uomo, sempre con il tramite della mosca o anche, visto il passaggio del parassita con il sangue, attraverso siringhe contaminate o trasfusioni. Raramente, è possibile la trasmissione dalla madre al feto. DIVERSA SPECIE, DIVERSA MALATTIA Del parassita esistono diverse sottospecie, responsabili di differenti forme 68 ■ MC LUGLIO-AGOSTO 2006 Ogni anno la leishmaniosi colpisce due milioni di persone, e ne uccide decine di migliaia. di Valeria Confalonieri medico e giornalista PeaceReporter (www.peacereporter.net) della malattia. La forma cutanea , causata dalla leishmania major, presente soprattutto in Africa, Asia ed Europa, è quella più diffusa, caratterizzata da numerose lesioni, anche più di 200 in un solo malato. Le ulcere si presentano sulle parti del corpo esposte, braccia , gambe e volto. Possono guarire spontaneamente nel giro di alcuni mesi , ma possono rimanere cicatrici evidenti, che condizionano la vita di relazione delle persone e sono causa di pregiudizio sociale. Vi è anche una forma cutanea diffusa, in cui le lesioni sono più estese, simili alla lebbra: non guariscono in assenza di trattamento e tendono a riformarsi. La leishmania brasiliensis è responsabile invece della forma mucocutanea, presente nelle Americhe: in questi casi le ulcere cutanee, anche molto estese, distruggono i tessuti sottostanti, in particolare le mucose di VECCHIA DI SECOLI naso, bocca e gola. Anche in questi malati , i danni causati dalla malattia possono portare alla loro emarginazione sociale. Infine, la forma di leishmaniosi più grave è quella viscerale, causata dalla leishmania donovani. Chiamata anche kala azar, se non viene curata, porta a morte il paziente entro due anni. Il parassita, in questa forma di leishmanios i, penetra nei vasi linfatici del paziente, arriva fino alla milza e al fegato, ingrossandoli, causa anemia, perdita di peso e febbri ad andamento irregolare e improvvise. DUE MILIONI DI MALATI OGNI ANNO La leishmaniosi è presente in 88 paesi , ma il maggior numero di casi si concentra in poche zone geografiche. Infatti, il 90% dei malati con la forma cutanea si trova in Afghanistan, Algeria, Arabia Saudita, Brasile, Iran, Perù , Siria; il 90% di quelli con la forma mucocutanea in Bolivia, Brasile e Perù; infine il 90% di quelli con la forma viscerale è in Bangladesh, Brasile, India Nepal e Sudan. Ogni anno vengono registrati circa un milione e mezzo di casi di leishmaniosi cutanea e 500 mila di viscerale, per un totale di circa 2 milioni; i morti sono 59 mila. Complessivamente, le persone che rischiano di ammalarsi La leishmaniosi, e in particolare la forma cutanea, è una malattia conosciuta da centinaia di anni: sono state trovate immagini delle lesioni della pelle e delle deformità del volto conseguenti alla malattia su ceramiche del periodo pre-inca in Ecuador e Perù. Vi sono poi testi del quindicesimo e sedicesimo secolo ove si parla del rischio corso dagli agricoltori stagionali di ritornare dalle Ande con ulcere cutanee. Ma la prima e più importante descrizione clinica arriva nel 1756 da Alexander Russel, a proposito di un paziente turco. Il germe responsabile della forma viscerale di leishmaniosi è stato invece identificato all'inizio del 1900 e prende il suo nome (leishmania donovam) da coloro che lo hanno isolato per la prima volta (Leishman nel 1901) e descritto come nuovo agente infettivo (Donovan nel 1903), dato che inizialmente si era pensato facesse parte della famiglia dei tripanosomi.
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