Missioni Consolata - Luglio/Agosto 2006

DALLA BIBBIA LE PAAOLE DEllAVITA (14) LA PARABOLA DEL «FIGLIOL PRODIGO»: UN MIDRASH DI GEREMIA 31 ? (3) I «Dopo il mio smarrimento, mi sono pentito... Mi sono vergognato e ne provo confusione» (Ger 31,19) : «Allora rientrò in se stesso e disse: ... Mi leverò e andrò da mio padre» (Le 1s,11-1a1 : M entre Marco parla ai catecumeni che per la prima volta incontrano Gesù, Matteo ai catechisti che educano alla fede e Giovanni ai contemplativi della «Gloria», Luca scrive il suo vangelo come una catechesi per i discepoli, coloro che dal catecumenato sono passati alla scelta di testimoni del Risorto. Non c'è fede senza imitazione. IMITAZIONE DI DIO Il capitolo 15 di Le è una proposta, descrizione di una vocazione: con le due parabole del pastore più la donna (vv. 4-10) e del padre che accoglie il figlio, i due figli (vv. 11-32), Gesù «chiama» i suoi uditori a imitare il comportamento di Dio e fame il fondamento del proprio. Tutto il vangelo di Le ruota attorno all'idea del discepolo che segue il Maestro. Nessuno può vedere Dio (lGv 4,12), ma ognuno può renderlo visibile vivendone il comportamento negli atteggiamenti e nello stile del cuore e della vita. ,Matteo ci aveva prospettato la perfezione di Dio come orizzonte del vivere cristiano e Dio non è una qualsiasi mèta morale o ascetica, ma è la sua stessa natura che è sorgente e roccia della vita di chi crede: «Siate voi perfet- ' ti come è perfetto il Padre vostro celeste» (5,48). Le fa un passo avanti, definendo il «discepolo» di Gesù come colui che è chiamato a vivere la sua vita come espressione visibile di quella di Dio. I.:atteggiamento dell'uomo/pastore (completato dalla figura della donna) e quello del padre nei confronti del figlio minore (e anche del figlio maggiore) non sono un gesto sporadico di accoglienza, ma l'essenza stessa della natura di Dio. O Dio agisce come il pastore/donna e il padre dei due figli o non è Dio. O i credenti «imitano» nella loro esistenza il Dio che fa festa «per un solo peccatore che si converte» (v. 7. 10) o non sono credenti in Gesù Cristo. Potranno forse essere religiosi, ma non saranno mai credenti nel Dio di Gesù Cristo. Le 15 descrive e definisce la natura intima di Dio verso I I I i peccatori, coloro che sono già morti perché esclusi dal- : la benedizione della toràh e dal vivere civile. Sono con- : dannati a morte che camminano. Questa attitudine divi- : na si chiama misericordia nel senso etimologico ebraico : di generare di nuovo. : t:ANNO DI GRAZIE EDI VENDETTA I I I Le fa iniziare il ministero di Gesù nella sinagoga di Ca- : famao con una citazione di Isaia, da cui però omette vo- ' lutamente parte di un versetto: «Lo Spirito del Signore è : sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione e : mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messag- : gio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai cie- , chi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi e predi- : care un anno di grazia del Signore. Poi arrotolò il , volume, lo consegnò all'inserviente e sedette. Gli occhi di : tutti nella sinagoga stavano fissi sopra di lui. Allora co- : minciò a dire: "Oggi siè adempiuta questa scrittura che ' avete udita con i vostri orecchi"» (Le 4,18-21; cfis 61,1-2). '. La citazione di Le è molto importante non solo per : quello che dice, ma specialmente per quello che non di- : ce. Il v. 2 di Isaia(= v. 19 di Le), infatti, dice testualmen- : te «a promulgare l'anno di misericordia del Si- : gnore, un giorno di vendetta per il nostro Di0>>. : Le omette la seconda parte del versetto ( un giorno di ! vendetta per il nostro Dio), per evidenziare l'atteggia- : mento favorevole con cui Dio in Gesù Cristo viene in- ! contro agli esclusi dalla mensa della pienezza della vita. ! Il primo atto pubblico di Gesù è un discorso program- : matico di misericordia verso coloro che la società, reli- 1 gione, potere e perbenismo, anche in nome di Dio, giudicano feccia e spazzatura del mondo. Il mondo di oggi parlerebbe di perdenti per niente furbi. LA MISERICORDIA COME SPERANZA DI VITA I Le 15 descrive le due parabole (più le due aggiunte) : come l'attuazione nella storia della chiesa del progetto : programmatico di Dio, centrato su un nuovo ordine di : giustizia. La misericordia è il nome nuovo della giustizia : di Dio (Sai 33/32,5; 36/35,11); essa segna tutta la vita e : il vangelo di Gesù: : - Gesù perdona e accoglie i peccatori (Le 7,36-50: la pec- : catrice in casa del fariseo Simone; 22,48.61: Giuda e Pie- : tro; 23,34. 43: i suoi crocifissori e il ladrone morente); : - Gesù accoglie poveri ed emarginati (Le 6,20-24: beati- : tudini; 8,2-3: donne indemoniate; 10,30-35: il povero : I MC LUGLIO-AGOSTO 2006 ■ 61

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