Missioni Consolata - Luglio/Agosto 2006

■■ ■ ■■■ ■ E d è subito sera». Credo sia /.( una poesia di Quasimodo. ~ Èdiventata un po'il motivo portante di questa mia vita qui,a Chaaria.Mi accorgo di quanto sia vero proprio in questo posto, proprio adesso in cui rubo qualche minuto alla routine in ospedale per scrivere. Non me ne sono accorto, ma quasi due mesi sono passati. Un giorno per volta, un passo dopo l'altro, mi sembra di aver fatto tanta strada e nello stesso tempo di essere fermo. Sembra incredibile, il giorno scorre come un torrente, a volte placido, a volte come imbizzarrito. E veloce. Cavoli com'è veloce! Dalla mia camera vedo l'alba.Ogni mattina spengo la sveglia (maledico la sveglia) e,ancora sdraiato,6 e 20, apro le tende.Apro anche la finestra: mi piace il fresco del mattino, mi aiuta a svegliarmi. Ètutto tranquillamente in ombra, le vacche dormono, il bananeto non si muove. E di colpo esce fra le foglie di banana un disco arancione. Sembra che quella palla rossa,enorme,sia lì apposta per me,a guardarmi in faccia per dirmi che sono vivo, e se mi sbrigo a saltare fuori dalle lenzuola è meglio. Non capisco cosa ci sia di diverso nel cielo;è come se fosse pronto a piombarti sulla testa, è come se fosse piegato ad abbracciarti. Probabilmente sarà per la diversa curvatura della terra all'equatore. Non mi interessa.Mi piace pensare che sia Dio che stringe al petto con amore i suoi figli prediletti: i miserabili, i sofferenti che abitaUna suora del Cottolengo con i bambini de/l'ospedale della missione di Tuuru. no qui. Eche sono quelli che ama di più, non perché sono più buoni, ma perché sono poveri. Così comincia un'altra giornata. La messa come prima cosa. Per dare energia, per trovare un motivo per tutto quello che ci circonda.O alme- ' no dovrebbe essere. In realtà ho talmente sonno,che tante volte riprendo conoscenza quando qualcuno seduto vicino a me mi scrolla per darmi il segno della pace. Di lì in poi si comincia a correre. Perché, ha detto Madre Teresa, «non sia mai che qualcuno venga da voi e non se ne vada migliore di com'era quando è venuto, più felice».Questo cerco di propormi ogni mattina. Spesso non ci riesco. ' E difficile spiegare Chaaria. Perché è difficile spiegare i sentimenti a parole. Ei sentimenti sono forti; e sono in contrasto fra di loro. Sono occhi, grida, sorrisi, lacrime. Sono volti, nomi, odori. Chaaria è Glory: non sa perché, ma a 12 anni ha un tumore.Troppi soldi per operarsi. Maledetti soldi. Sempre loro.Troppo tardi per cercare una soluzione.C'è un angelo in più,adesso, in cielo. Un angelo troppo piccolo per capire, troppo lontano adesso dal suo papà che piange. Chaaria è Susan: non ha fatto niente di male. Ha l'Aids.Senza colMC LUGLIO-AGOSTO 2006 ■ 21

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