Missioni Consolata - Maggio 2006

- ■ IL DRAMMA PEDOFILIA ■ ■■ ■■ ■■■ IL FONDATORE DI «METER» DI NOTO, UN SACERDOTE INVESTIGATORE Don Fortunato Di Noto nasce ad Avola (Siracusa) il 18 febbraio 1963. Nel settembre del 1984 entra in Seminario, nella diocesi di Noto ed inizia gli studi fi. losofici e teologici presso la facoltà teologica «S. Paolo» di Catania. Prosegue, poi, la sua formazione presso )'«Università Pontificia Gregoriana», conseguendo la licenza in «Storia della chiesa». Il 3 settembre 1991 viene ordinato sacerdote. Dal 1995 è parroco della parrocchia Madonna del Carmine di Avola. tato scientifico dell'ICAA (lntemational Crime Analysis Association). , Insegna in diversi istituti siciliani e, dal 1991, è pro- : fessore ordinario di storia della chiesa alla Pontificia Università Teologica di Santa Croce di Roma, sede pe· riferica di Noto. In ambito di tutela dei minori e di lotta Numerosi sono i riconoscimenti nazionali ed internazionali che sono stati consegnati a don Di Noto, fra cui l'alta onorificenza di «Cavaliere della repubblica italiana» per l'impegno profuso nei confronti dell'infanzia. Al suo attivo ha numerosi articoli e saggi in riviste nazionali e internazionali sul tema dello sfruttamento sessuale dei minori, nonché è autore di importanti testi, tra cui «La pedofilia. I mille volti di un olocausto silenzioso», edito nel 2002 dalle Edizioni Paoline, tradotto in più lingue. alla pedofilia, oltre che fondatore dell'associazione Meter nel 2002, è stato consulente tecnico in varie procure italiane per delicate indagini sul fronte della criminalità pedopornografica e dello sfruttamento sessuale dei bambini. A livello istituzionale ha rivestito importanti incarichi. Attualmente, è membro dèll~Osservatorio nazionale dell'infanzia e dell'àdolescenza; dal 2002, è consulente del ministero delle Comunicazioni per le politiche' dell'infanzia, membro effettivo del Comitato di garanzia e tutela lnternet@Minori che fa capo a tale ministero e membro del comitato scientifico «Ciclope» della presidenza del consiglio dei ministri. Dal 2004, è membro del comitato scientifico della polizia postale e delle comunicazioni, contro il fenomeno della pedofilia e della pedopornografia; e, nello st.esso anno, è diventato membro del comiDon DiNoto, lei crede che esistano forti interessi, e di che tipo, alla base della retemondiale che alimenta il mercato deiminori e il loro sfruttamento? «L'interesse più grande è, se posso dirlo in questi termini, il relativismo applicato all'uomo, considerato cosa e non persona. È un terrorismo culturale di involuzione della specie. È il più forte che domina sul piccolo e debole. È una cultura della violenza, del potere edel dominio, con una sola regia "il lupo"(non me ne voglia questo splendido animale) che mangia edivora». Aldi là delle metafor'è, si tratta sempre di domanda edofferta... «Il sistema economico ha delle regole: quando la domanda chiede al mercato di offrire la carne innocente 60 ■ MC MAGGIO 2006 dei bambini e l'offerta arriva,è il segnale di una umanità che ha un grosso bubbone e numerosi virus invasivi che distruggono la visione antropologica cui si dovrebbe guardare: quella di un'umanità legata alla conquista del bene per tutti, nessuno escluso». La nostra società è sempre più dominata dalla cultura mercantilista, in cui l'avere conta più dell'essere, . il profitto personale più del bene collettivo. Secondo lei, questo modo di pensare e vivere quanto è responsabile di fronte all'infanzia sfruttata? «Totalmente responsabile. I numeri dell 'infanzia abusata, violata, sfruttata, dimenticata dimostrano e confermano che della vita dei bambini non si può, non si deve fare mercato. I N.B. bambini e l'uomo in generale non è , in vendita al migliore offerente». Chiesa epreti pedofili: ferite profonde Che cosa ne pensa degli scandalidi pedofilia nel 'ambito della chiesa cattolica, in particolare negliStati Uniti?- «Vicende dolorose,ferite profonde che generano dolore e invocano misericordia da Dio per la chiesa e la società intera. Le parole di Giovanni Paolo Il racchiudono il mio pensiero e pertanto la determinazione acontinuare l'impegno per l'infanzia nella chiesa e nel mondo.Mi dispiace soltanto per l'anticlericalismo che ha generato nelle persone; un accanimento che non rende merito e giusto onore ai sacerdoti che svolgono in gra-

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