Missioni Consolata - Maggio 2006

■ ■ IL DRAMMA PEDOFILIA ■ ■ ■ ■ ■ Incontro con padre Fortunato Di Noto, il sacerdote antipedofilia L'INNOCENZA VIOLENTATA Lisa chiede alla maestra: «Chi è il pedofilo?». «Il pedofilo - risponde l'insegnante - è un uomo che sembra buono, un uomo che fa finta di essere un vostro amico, perché si mostra affettuoso e P%C-hé non vi fa sentire soli, ma che poi vi chiede di fare giochi strani insieme a lui». Entu- ' siasta come tutti i bambini, Lisa replica: «Ma è bello giocare!». Paziente, la maestra riprende aspiegare: «Certamente.Quello dei pedofili, però, non è un gioco, è un modo diverso di cercarvi, di incontrarvi, di accarezzarvi,di toccarvi,di stare insieme,anche quando voi non volete, anche quando avoi non piace,è qualcosa che dopo tempo vi fa stare male. li pedofilo non vuole che raccontate a nessuno cosa fate insieme e dice che deve essere un segreto». Questo dialogo tra Lisa e la mae- : stra è riportato in uno splendido li- : bretto dal titolo Raccontarsi. Mamma, : papà, maestra:cos'è la pedofilia?. : È una pubblicazione di «Meter», : l'associazione fondata ediretta da : don Fortunato Di Noto, il sacerdote conosciuto come «il prete antipedofilia». Con il padre siciliano, parroco ad Avola,cittadina della provincia di Siracusa,abbiamo lungamente conversato, proprio in coincidenza con un periodo che vede la pedofilia sulle pagine dei giornali e nei discorsi della gente comune. Numeri incredibili Don DiNoto, potrebbe dare delle stime inmerito al fenomeno degli abusisuiminori? «La difficoltà è avere stime che rispecchino concretamente la realtà dell'abuso (inteso in senso lato); per non citare i bambini scomparsi, trafficati, venduti, "i bambini fantasma" (quelli nati ma che non hanno una identità anagrafica); i bambini del lavoro minorile; i bambini soldato o quelli vittime del traffico di organi. Questa condizione ci inquieta, ci verQuesta è un'intervista «forte»: gli argomenti sono da brividi. Di più, sono dei pugni allo stomaco. Ma fanno pensare a un dramma sul quale è delittuoso chiudere gli occhi. Come ci dice don Fortunato Di Noto, la «strage degli innocenti» non ammette coscienze dormienti. gogna,ci indigna ma soprattutto ci deve impegnare. Comunque, se dovessimo definire la condizione dell'infanzia edella adolescenza in Italia e nel mondo attraverso i numeri,allora potremmo dire che "la strage degli innocenti continua;un vero e proprio"rosario della sofferenza edel dolore;un"olocausto silenzioso';così silenzioso che imbavagliamo le grida assordanti di bambini e bambine che interpellano le nostre coscienze dormienti. Se guardiamo - ad esempio - al dossier di Fides e al rapporto Unicef, possiamo scoprire numeri da brivido: • 860 milioni di bambini nel mondo hanno un futuro drammatico con 211 milioni di"bambini operai";alla radice di molte forme di sfruttamento c'è il fatto che nei più poveri tra i paesi in via di sviluppo oltre 50 milioni di bambini non vengono nemmeno registrati alla nascita; • in Asia, l'ultimo rapporto Unicef parla di 24 milioni di piccoli "clandestini" nella loro stessa terra, e per l'Africa subsahariana si sale a28 milioni di nascite non registrate; • ogni 9 ore un bambino di strada muore di fame,di stenti,di freddo:soMC MAGGIO 2006 ■ 53

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