Missioni Consolata - Maggio 2006

NON DIMENTICARE I MALATI CRONICI M alattie cardiovascolari , ictus cerebrale, cancro, diabete, patologie che l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) definisce responsabili di un'epidemia globale, per la quale non vi sono confini fra 1 Nord e Sud del mondo. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, sono infatti diffuse anche nei paesi poveri , con il loro carico di morte e disabilità, ostacolo alla vita e allo sviluppo economico di famiglie e stati . IL NONO OBIETTIVO Le malattie croniche, secondo un rapporto pubblicato dall'Oms all'inizio di ottobre del 2005, sono responsabili della morte prematura di 17 milioni di persone ogni anno. l..'.80% di questi decessi si verifica nei paesi a basso e medio reddito, dove fra l'altro le persone (sia donne sia uomini) si ammalano in età più giovane, con conseguenze maggiori sul lavoro e l'economia: il 41 % di morti per malattie croniche in Sudafrica e il 35% in India hanno un'età fra i 35 e i 64 anni. I dati presentati dall'Oms sono stati ricavati da 9 paesi (Brasile, Canada, Cina, Gran Bretagna, India, Nigeria, Pakistan, Russia, Tanzania) , molti dei quali non considerabili ad alto reddito, ed è stimato anche l'impatto economico: le perdite collegate a queste morti premature e ai malati cronici dal 2005 al 2015 sarebbero intorno ai 558 miliardi di dollari in Cina, 236 in India e 303 in Russia. 1..'.Oms quindi, a 5 anni dalla dichiarazione degli Obiettivi di sviluppo del millennio, ha proposto di aggiungerne uno nuovo, da ottenere entro il 2015: ridurre ogni anno del 2% il numero di morti per malattie croniche. Il raggiungimento di questa meta salverà la vita a 36 milioni di persone, metà delle quali non ancora settantenni. !:Organizzazione mondiale della sanità propone un nuovo obiettivo: ridurre la mortalità per malattie croniche, causa di morte in paesi ricchi e poveri. di Valeria Confalonieri medico e giornalista PeaceReporter (www.peacereporter.net) ---------------------------- 1..'.Oms afferma anche che le conoscenze per arrivare al risultato sono a portata di mano: la strada della prevenzione e del trattamento è possibile perché le conoscenze scientifiche attualmente disponibili mettono a disposizione soluzioni efficaci e accessibili. Nel rapporto sono forniti anche consigli pratici sulla strada da seguire per ridurre la mortalità e migliorare la vita di milioni di persone: ogni paese, indipendentemente dal suo livello di risorse, ha la possibilità di ottenere miglioramenti significativi nella prevenzione e nel controllo delle malattie croniche. RIDURRE IL RISCHIO La maggior parte delle malattie croniche è causata da pochi fattori di METE DA RAGGIUNGERE 1. POVERTÀ E PAME: dimeuare rispetto al 1990 la povertà estrema e la fame. 2. ISTRUZIONE: garantire a tutti un livello di istruzione primaria. 3. PARITÀ DEI SESSI: promuovere l'uguaglianza tra maschi e femmine; dare maggiore autonomia e poteri alle donne. 4. BAMBINI: ridurre di due terzi rispetto al 1990 la mortalità infantile. 5. MAMME: migliorare la salute materna, inclusa la riduzione di tre quarti rispetto al 1990 della mortalità in gravidanza e da parto. 6. MALATTIE: prevenire la diffusione di HIV/AIDS, malaria e altre malattie. 7. AMBIENTE: assicurare uno sviluppo sostenibile. 8. SclENZA. TECNOLOGIA. PROGRESSO: sviluppare una collaborazione globale per lo sviluppo. 9. MALATTIE CRONICHE ( OBIETTIVO AGGIUNTO): ridurre la mortalità per queste patologie del 2% ogni anno. ----...-------------------------------------------------------------------------------------------------------- 48 ■ MC MAGGIO 2006

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