Missioni Consolata - Maggio 2006

I J DOSSIER SAN COLUMBA: DONO RICAMBIATO Columba (o Colombano di Ione), fig~ ra di grande fascino e forte irradiazione, monaco, fondatore di monasteri e missionario, uomo di cultura, calligrafo eccellente e poeta, nonché personalità politica di rilievo, forma, con Brigida e Patrizio, la triade dei grandi patroni d'Irlanda. Columba nasce a Gartan (Irlanda del Nord), attomo al 521, da una famiglia del potente clan degli Ui Néill: 4 suoi c~ gini, lui vivente, diventeranno re. Lo sarebbe diventato pure lui se non si fosse ritirato a Clonard, abbracciando la vita monastica. Tomato al Nord, fonda vari monasteri, tra i quali Derry (546), Durrow (553). Nel 563, a 42 anni, con 12 compagni, ripercorre il cammino inverso di Patrizio e Finniano, per portare il dono della fede in Britannia. Si stabilisce nell'isola di lana, nell'estremità della Scozia, dove fonda un monastero che sarà presto un centro di cultura e irradiazione missionaria. Alla vita monastica, scandita da preghiera, penitenze, studio e lavoro manuale, unisce l'evangelizzazione, rivolta sia ai cristiani (regno irlandese dei Dalriada) che ai pagani, convertendo le popolazioni dei pitti e degli angli. Tra Scozia e Irlanda, sono più di 50 i suoi monasteri, che vengono organizzati in una sorta di federazione, nota come «familia Columbae», govemata secondo il sistema giuridico dei regni celtici. Più volte toma in Irlanda per visitare i monasteri della sua «famiglia», per importanti missioni di carattere diplomatico e politico, per difendere la classe dei bardi, poeti-cronisti laici, malvisti dalla nuova classe di monaci letterati. Uomo di grande cultura, a Columba sono attribuiti vari inni in latino e in gaelico, manoscritti e codici miniati di grandissimo valore. Un suo biografo lo descrive come «angelico nell'aspetto, fine nella parola, santo nelle opere, di ottima indole e grande nel dare consigli. Non riusciva a lasciar passare anche solo un'ora senza essere occupato a leggere o scrivere o fare un qualche lavoro». Muore il 9 giugno 597. Il suo spirito, fatto di ascetica severa, passione per il vangelo e amore per la cultura, caratterizzerà a lungo il monachesimo di Ione, quello che avrà il suo frutto più bello in Aidano, il fondatore di Lindisfame e grande evangelizzatore degli angli. Il monastero di tona, in Scozia, fondato da san Columba. Nel 590, con 12 compagni, Colombano lasciò il suo monastero di Bangor e passò in Gallia; dopo molto peregrinare fondò in Borgogna i monasteri di Annegray, Fontaine e Luxeuil, che diventò la Montecassino francese. Cacciato dalla Borgogna, peregrinò lungo la valle del Reno, evangelizzando i pagani in Alsazia e Svizzera, dove fondò un monastero a Bregenz, a ovest del lago di Costanza, mentre il suo compagno san Gallo ne fondò un altro che porta ancora il suo nome. Raggiunta l'Italia, Colombano terminò la sua corsa a Bobbio (Piacenza), dove 38 ■ MC MAGGIO 2006 B.B. morì nel 61 5, mentre stava costruendo il suo ultimo monastero. RADICI DELL'EUROPA L'evangelizzazione di Colombano, e dei missionari irlandesi in generale, non era programmata né guidata dall'alto e, per molti aspetti, era fortemente innovativa. Il cristianesimo da loro vissuto e predicato conservava tutte le caratteristiche desunte dalle tradizioni celtiche. Regime di vita monastica, consuetudini rituali e liturgiche, data della celebrazione della pasqua, metodi ascetici e spirituali, prassi pastorali, come la confessione pri - vata... costituivano elementi di novità, che spesso entrarono in con- «Libro di Kells»: capolavoro della miniatura irlandese.

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