Missioni Consolata - Maggio 2006

DOSSIER spandeva al distretto di un clan, il cui capo era fondatore, patrono e proprietario del monastero, tanto che l'abate era scelto dal capo tribale. Il monastero, a sua volta, fungeva da chiesa e scuola, punto di convergenza spirituale e sociale del clan o del gruppo familiare. Capo spirituale del monastero e del territorio annesso era l'abate, che non necessariamente era consacrato vescovo o sacerdote. La gerarchia ecclesiastica tradizionale, quella istituita al tempo di Patrizio, continuava a esistere, ma i vescovi operavano normalmente all'interno della parrocchia monastica e sotto l'autorità dell'abate. Alcuni monaci, infatti venivano ordinati per svolgere le funzioni sacerdotali: amministrazione dei sacramenti, ordinazioni sacerdotali, consacrazione di chiese e altari. Vescovi e preti venivano pure inviati in missioni itineranti per converti - re altri clan e altri popoli. Si svilupSAN PATRIZIO: SANTO DEL TRIFOGLIO San Patrizio, santo patrono d'Irlanda, viene festeggiato il 17 marzo, giorno della sua morte, in tutti i paesi che ospitano grandi comunità di irlandesi, come Stati Uniti e Australia. Nato intomo al 385 d.C., presumibilmente a Kilpatrick (Scozia), all'età di 14 anni fu catturato da predoni irlandesi e venduto come schiavo a un re del nord, che lo costrinse a 6 anni in cattività, trovando conforto e forza nella fede in Dio. Fu un sogno, in cui il Signore gli chiese di uscire dall'Irlanda per propagare la fede, che indusse Patrizio a recarsi a Wexford e da Il in Britannia, dove venne catturato di nuovo. Liberato dopo 60 giorni, capi che prima doveva prepararsi alla sua missione. Si recò a Auxerre, nel continente, dove intraprese gli studi e venne ordinato prete dal vescovo san Germano, nel 417. Un altro sogno portò Patrizio in Irlanda per compiere l'evangelizzazione e nel 432 venne nominato vescovo d'Irlanda, succedendo a san Palladio. Una leggenda afferma che il primo irlandese convertito e diventato suo braccio destro nell'evangelizzazione, fu Dichu, uno dei predoni che lo aveva tenuto schiavo da ragazzo: costui voleva uccidere il vescovo, ma il braccio gli si pietrificò e riprese a muoverlo solo dopo aver placato la sua ira. Per poter evangelizzare la gente, Patrizio aveva bisogno del benestare del più potente sovrano dell'Irlanda, Laoghaire, re di Tara. Per attirarne l'attenzione, approfittò dell'usanza dell'accensione del falò per salutare la primavera: siccome chi lo accendeva per primo aveva diritto di regnare, Patrizio e i suoi discepoli incendiarono per primi una grande pira e spiegarono al re che il loro unico scopo era quello di portare il vangelo tra la gente. Il re fu bene impressionato dalla spiegazione del santo e lo invitò nella sua corte. Ma i druidi, temendo di perdere il loro prestigio, cercarono di screditare il santo vescovo davanti al re. Una volta gli chiesero di far nevicare, nonostante la primavera fosse ormai avanzata. Egli rispose che solo Dio poteva avere un simile potere, ma appena finito di parlare, la neve scese copiosamente, sciogliendosi quando Patrizio si fece il segno di croce. Un'altra volta derisero la sua predicazione sulla Trinità. Patrizio chiese aiuto al Signore affinché gli suggerisse un modo per spiegare tale concetto. Raccolse allora un trifoglio da terra e spiegò che la Trinità era come quelle foglie: un'unica Divinità in tre personalità distinte. Il re, favorevolmente impressionato dalla spiegazione, permise al santo di continuare la predicazione del vangelo alla gente, che si convertì in massa. Per questo motivo il trifoglio è considerato simbolo d'Irlanda. San Patrizio morì a Downpatrick nella contea di Down il 17 marzo 461. Marta Puerari parono così alcune grandi abazie, che abbracciavano pure i territori delle nuove fondazioni, anche al di là del mare, in Scozia e Britannia. Il secolo v1 fu il periodo d'oro delle fondazioni monastiche. La tradizione attribuisce tale sviluppo all'azione di Finniano, un altro monaco della Britannia occidentale, che fondò nel Meath il monastero di Clonarci, passato nella tradizione come una «scuola di santi». Una caratteristica prettamente irlandese era il ruolo della donna nella società celtica, trasferita automaticamente nell'organizzazione ecclesiale e monastica. Oltre ai monasteri rigidamente maschili, infatti, sorsero spesso i cosiddetti «monasteri doppi», che ospitavano comunità di uomini e donne, separate ma vicine, in alcuni casi con una chiesa comune per gli uffici liturgici. In molti casi le badesse dei «monasteri doppi» esercitavano la loro autorità su uomini e donne. Le regole concedevano loro anche il potere di ascoltare le confessioni e dare l'assoluzione. Si trattava, in genere, di fondazioni aristocratiche, per cui tali badesse erano di nobili origini, colte ed energiche. Ma la regola raccomandava che «una badessa doveva essere nobile in saggezza e santità, più che nobile di nascita». Il primo dei monasteri doppi sarebbe stato fondato da santa Brigida a Kildare (vedi riquadro). Nobildonna di una delle più antiche famiglie irlandesi, «madre delle monache d'Irlanda», la vita di santa Brigida era radicata nei miti e nei riti della sua terra; per cui anche i racconti della sua vita sono inseparabili dalle mitologie e saghe celtiche. Per quanto leggendari, tali racconti rivelano l'importanza del ruolo femminile nel movimento monastico irlandese, caratterizzato da una tumultuosa varietà di vita religiosa, ben diversa dal più ordinato monachesimo benedettino. «MARTIRIO VERDE» Evangelizzazione e crescita della chiesa in Irlanda awennero in modo pacifico, senza persecuzioni e senza martiri, almeno per un millennio, fino al tempo di Elisabetta 1 d'Inghilterra. In assenza del «martirio rosso», cioè con spargimento del sangue, gli irlandesi escogitarono altre forme di martirio: una di :~------------------------------------------~-------------------------- 36 ■ MC MAGGIO 2006

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