ne di Africa, Asia e America Latina nell'Unione Europea arrivano al162% del prezzo del grano. Un altro ostacolo alle esportazioni è rappresentato dai sussidi, che diminuiscono la competitività dei prodotti dei paesi poveri: nell'Unione Europea una mucca riceve oltre 2 euro di sussidi al giorno, più di quanto guadagna la metà della popolazione mondiale. Se Africa, Asia e America Latina potessero aumentare anche solo dell' l% la percentuale di esportazioni, sempre secondo il rapporto deii'Undp, quasi 130 milioni di persone non sarebbero più povere. Infatti, per il solo continente africano questo incremento del commercio porterebbe con sé 70 miliardi di euro, pari a cinque volte gli aiuti internazionali che riceve. CANCELLAZIONE DEl DEBITI Altro tema caldo riguarda il condono, o quanto meno la riduzione, del debito estero, per il quale i paesi poveri versano ogni mese circa 12 miliardi di euro: questa cifra basterebbe per far seguire le scuole primarie a tutti i bambini di ambo i sessi. Sempre pensando all 'infanzia, secondo I'Unicef le politiche messe in atto dai governi per restituire gli interessi sul debito sono causa della morte di mezzo milione di bambini. Per fortuna qualche buona notizia c'è. È stato calcolato che le iniziative finora prese per la riduzione del debito hanno permesso in alcuni paesi di investire risorse finanziarie nel settore dell'educazione (in Uganda quasi tutti i bambini si iscrivono alle elementari) e della sanità (Mali, Mozambico e Senegal hanno potuto investire nella lotta all 'Hiv/Aids). Alla fine del 2005, il Fondo monetario internazionale (Fmi) ha annunciato una riduzione del debito di 3,3 miliardi di euro per Benin, Bolivia, Burkina Faso, Cambogia, Etiopia, Ghana, Guyana, Honduras, Madagascar, Mali, Mozambico, Nicaragua, Niger, Rwanda, Senegal, Tagikistan, Tanzania, Uganda e Zambia. Questa riduzione ha risvolti positivi e negativi. l paesi beneficiari non dovranno rest ituire quanto ricevuto e non dovranno più pagare gli interessi periodici. È anche vero però che corruzione, instabilità politica, guerre, barriere doganali ostacolano comunque il crescere dell'economia e quindi l'equazione meno debito più investimenti non si realizza automaticamente. Vi è poi un altro aspetto del condono del debito da tenere presente, che riduce almeno in parte l'ottimismo: i paesi beneficiari restano segnati come inadempienti nei confronti dell'impegno di restituzione preso. Considerato che sono paesi poveri e che verosi - milmente avranno bisogno di prestiti in futuro, potrebbe essere più difficile per loro attenerli, perché considerati inaffidabili, oppure, verranno chiesti loro interessi ancora più alti. COLLABORAZIONE SENZA SCADENZA !:obiettivo di sviluppo del millennio numero otto è l'unico per il quale non sia stata prevista una scadenza, né indicatori precisi che ne possano segnalare i progressi compiuti. Solo un generico impegno dei 189 stati firmatari degli obiettivi del millennio a promuovere interventi entro il 2015 su: cooperazione allo sviluppo, debito estero, commercio internazionale, trasferimento delle tecnologie. Non ci sono dunque sistemi di controllo dell'impegno assunto dai paesi ricchi e poveri, ciascuno per la sua parte, nei confronti degli abitanti del pianeta, se non indirettamente, sulla base dei risultati ottenuti negli altri sette obiet - tivi. Questa particolarità si presta a una duplice lettura. Una pessimista: nessun controllo possibile, nessun numero preciso con il quale inchiodare di fronte alle sue responsabilità chi non rispetta l'impegno. !:altra ottimista: è un impegno per sempre, senza scadenza, che mantiene il suo valore e la sua importanza al di là del raggiungimento di un termine temporale o di risultati quantifìcabili. Una cooperazione senza tempo fra tutti i paesi per un futuro comune da costruire insieme. Si può provare a pensarla così, tenendo d'occhio tuttavia la realtà che ci circonda, vicina e lontana, per verificare ogni giorno gli impegni assunti nei confronti del mondo. FONTI millanniumindi(alors.un.org/unsd/mi/mi_(OVarfinal.htm www.millannium(ampoign.org www.millennium(ampoign.it www.pao(ereP.Orler.net ddp-ext.worldbank.org/ext/GMIS/home.do?siteld=2 ------------------------------------------------------------------------------------------------------~------- MC APRILE 2006 • 53
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