Missioni Consolata - Aprile 2006

Il DAMASCO {SIRIA) 11 1111 111111 1111 Curiosando nelle case tradizionali arabe Dietro portoni anonimi, si nascondono piccoli angoli di paradiso, con cortili, saloni per ricevere gli ospiti, stanze private, terrazzi, giardini... Sono le abitazioni della città storica di Damasco: esse rispecchiano le antiche tradizioni della famiglia patriarcale estesa. Ma il progresso sta introducendo nuovi stili di vita, a scapito dell'unità familiare sia nelle comunità arabe che in quelle musulmane. N el passato la struttura della casa araba corrispondeva generalmente alla struttura della famiglia patriarcale estesa. La casa non solo come luogo in cui una famiglia viveva ma anche come spazio di incontro e scambio con l'altro. Spazio in cui vivere tutti i momenti e le circostanze importanti della storia di una famiglia. Infatti veniva utilizzata soprattutto nell'organizzazione di matrimoni, battesimi, circoncisioni e anche momenti meno felici come i funerali. Nella società attuale la casa ha mantenuto in parte questa sua funzione sociale, anche se il progresso, il cambiare dei costumi e il distaccamento dalle tradizioni ha, in certe classi sociali, introdotto nuovi stili di vita. L'abitazione araba tradizionale si sviluppa tutta verso l'interno. Una corte sulla quale si affacciano la cucina, il salone per gli ospiti, la sala da pranzo e le camere da letto.Generalmente nelle campagne è a un solo piano mentre nelle città possono esserci uno o più piani. La sua struttura, le cui origini risalgono all'antica Mesopotamia,ai greci e ai romani, la possiamo ritrovare in molti paesi mediterranei, come il Marocco,Tunisia, Egitto oltre naturalmente ai paesi della penisola araba. P iù volte, durante i miei soggiorni a Damasco, ho avuto l'occasione di entrare in una delle abitazioni tradizionali nella parte storica della città. La cosa che mi colpì molto è che nel groviglio di vie della medina (così chiamato in arabo il centro storico) si possono vedere solo le porte delle case. Porte semplici, tutte uguali, molto piccole. Ma dietro queste porte possiamo scoprire dei piccoli paradisi. Nelle case di Damasco, prima di entrare nella loro intimità, un ospite deve attraversare un corridoio, chiamato dihliz, che rappresenta con la porta il passaggio dalla vita pubblica a quella privata, un modo per preservare, in un certo senso, la privacy della famiglia. Esso conduce alla corte, la diyyara. In alcune case sulla corte si apre il liwan, un ambiente a volta, al riparo dai raggi del sole, spesso più alto rispetto al cortile, dove, durante i mesi estivi si accolgono gli ospiti. li suo arco ricorda quello dell'entrata alla moschea. Durante i mesi invernali, invece, gli ospiti vengono accolti nella murabb'a, un salone di forma quadrata, (in arabo arb'a significa quattro), che si affaccia sulla corte. Questo salone rappresenta per la famiglia damascena l'ambiente di CASA MIA, CASA ~, . --··------------------------------------------------------------------------------------------· 28 • MC APRILE 2006

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=