Missioni Consolata - Aprile 2006

MISSIONI CONSOLATA cinque vallate tra le diocesi di Bressanone,Trento e Belluno»afferma Hilda Pizzinini, figura storica per tutto il popolo ladino e, fino al2004, presidente dell' Union Genere/a di Ladins dies Dolomites. Le feste cristiane diventano così eventi di comunione e di incontro tra le popolazioni, ma sprizzano anche di influssi germanici, più che italiani. La festa di San Nicola, la predilezione per i santi e gli ordini monastici nordici si riconducono a uno stretto legame tra le popolazioni ladine e quelle tirolesi; legame non sempre pacifico e rispettoso. Se nel Xli secolo illadino era·parlato in quasi tutto l'arco alpino centro orientale,nel XVII secolo, con la germanizzazione dell'Alta Val Venosta, la lingua e le tradizioni ladine vennero prima vietate e poi represse con violenza. LAVAGGI... LINGUISTICI Da parte italiana la colonizzazione non fu meno feroce e brutale.ll fascista EttoreTolomei,definito da Gaetano Salvemini «l'uomo che escogitò gli strumenti più raffinati per tormentare le minoranze nazionali in 1talia»,gettò le basi politiche e ideologiche per la creazione della regione Trentina Alto Adige, scatenando l'irredentismo sudtirolese. La data che fa da spartiacque di questa colonizzazione è il1 Oottobre 1920,quando l'annessione del Trentina edell'Alto Adige al regno d'Italia venne sancita in sede diplomatica. La violenza e la determinazione con cui fu attuata l'italianizzazione, può essere evidenziata con un solo dato: in soli due anni, gli italiani residenti nelle valli sudtirolesi quintuplicarono, passando da 8.000 a 37.000. La tesi ufficiale che diede inizio alla nazionalizzazione tricolore, il29 settembre 1923, fu che «la maggior parte della popolazione del Tirolo meridionale è costituita da latini, i quali hanno dimenticato la loro origine e Pagina accanto, Val Gardena, una delle principali valli della popolazione fodina. A destra, bandiere davanti al Museo di storia fodina a San Martino in Badia: la prima a sinistra èquella fodina. 1111 1111 111111 sono diventati tedeschi. Bisogna quindi "recuperarli'; riscoprendo il "sostrato" latino più antico e genuino per ogni nome locale tedesco e ladino».Brixen divenne Bressanone, La Ila si trasformò in La Villa,Cianacei in Canazei,Gherdeina in Gardena... Per i ladini non fu il primo «lavacro dei cognomi»,dato che già dal1700, sotto il dominio tedesco e asburgico, molte famiglie furono costrette ad adottare cognomi tedeschi.Qualche esempio? Zanon in Senoner,Ruac in Rubatscher, Murena in Moroder (Giorgio Moroder, il famoso compositore di musica per film è ladino di Ortisei). IDENTITA DISGREGATA Ma il fascismo, con l'intento di debellare ogni forma di ribellione politica e culturale, attuò una ben più profonda cesura: la tripartizione della comunità ladina, prendendo spunto dalla precedente divisione napoleonica del181O.Tra il1923 e il1927 i ladini vennero divisi in tre province: l'Ampezzo, Livinallongo eColle Santa Lucia passarono alla provincia di Belluno, la Val di Fassa aquella di Trento e laVal Badia eGardena aquella di Bolzano. Una disgregazione dittatoriale che dura tuttora e nell'estate scorsa i comuni cadorini di Cortina, Livinallongo eColle Santa Lucia hanno tentato di annullare chiedendo l'unione con la provincia di Trento. Quella fascista non fu solo una mossa amministrativa, ma un tentativo, in parte perfettamente riuscito, di dividere politicamente l'identità ladina. Ancora nel1939, con l'accordo itala-tedesco sull'opzione, si lasciò ai sudtirolesi la possibilità di scegliere , tra restare in SudTirolo, diventando italiani a tutti gli effetti,o emigrare nella Germania nazista. Per i ladini, la cui identità è differente sia da quella tedesca che da quella italiana, non venne concessa una terza opzione: o si era Dableiber, sudtirolesi italiani fascisti o Auswanderer,sudtirolesi tedeschi nazisti. Neppure la fine della Seconda guerra mondiale,con l'appoggio di Stati Uniti e Francia all'autodeterminazione tirolese e, in separata sede, anche aquella ladina,per creare una potenziale nazione che avrebbe dovuto fungere da stato cuscinetto tra Italia eGermania, fu liberatoria per il popolo ladino.ln questo caso fu Alcide De Gasperi avanificare tutte le speranze di autodeterminazione. Con il pugno di ferro ritirò le promesse fatte aParigi di un'autonomia ladiMC APRILE 2006 • 19

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