Missioni Consolata - Marzo 2006

maggiormente il cambio climatico sono i paesi poveri, più dipendenti dal clima per le loro attività lavorative (agricoltura e pe.sca), oltre che con minori possibilità di contra.stare tali cambi climatici. Negli ultimi decenni, poi, l'utilizzo di combustibili fossili ha aumentato la produzione di anidride carbonica, che contribuisce all 'innalzamento della temperatura. Ogni persona produce annualmente 6-7 milioni di tonnellate di CO2:. 2 milioni di tonnellate sono assorbiti dall'oceano, 1,5-2,5 milioni dalle piante, il resto è rilasciato nell 'atmosfera. !.'.altra faccia della questione, con ricadute immediate sull'uomo, è rappresentata dall'utilizzo dei combustibili solidi (legno, sterco, carbone) nei paesi poveri. Il loro utilizzo domestico, ad es. per cucinare, provoca inquinamento degli ambienti chiusi, responsabile di oltre 1,6 milioni di morti, soprattutto bambini e donne. Nelle abitazioni si diffonderebbero i prodotti nocivi di combustione: per l'Organizzazione mondiale della sanità, il fumo causato dall 'uso di combustibili solidi in casa è una delle quattro cause principali di morte e malattia nei paesi in via di sviluppo. La rivista medica The Lancet ha riportato che l'esposizione per tutto il giorno delle donne a stufe e fornelli quadruplica loro il rischio di sviluppare malattie polmonari croniche ostruttive, con progressiva difficoltà nella respirazione; inoltre, pur essendo necessarie ancora ricerche, sono stati segnalati collegamenti anche tra inquinamento domestico e basso peso dei bambini alla nascita, mortalità infantile, cataratta e cancro. ACQUA DISPONIBILE ESICURA Dimezzare entro il 2015 il numero di persone prive di accesso ad acqua sicura e di un sistema fognario che garantisca livelli igienici di base è il secondo traguardo delineato dal settimo obiettivo del millennio. La necessità di acqua pulita è sottolineata dalla diffusione di malattie e morte ove essa manéa: nel 1990 la diarrea ha causato 3 milioni di morti, di cui 1'85% bambini. Fra il 1990 e il 2002 circa 400 milioni di persone hanno ottenuto l'accesso all'acqua pulita, ma oltre un miliardo è ancora in attesa dell'acqua potabile, di cui il 42% nell'Africa subsahariana e il 22% nell 'Asia dell'Est e nel Pacifico. Le situazioni peggiori si rilevano nelle zone rurali dell'Africa e nelle periferie povere delle città. I progressi sul versante delle misure igieniche sono poi ancora più lenti: 2 ,6 miliardi di persone non hanno servizi fognari e sanitari adeguati; se le cose proseguono come è stato fra il 1990 e il 2002, questa cifra scenderà soltanto a 2,4 miliardi nel 2015 . le conseguenze della mancanza di acqua pulita e di fognature sono un numero di bambini uccisi dalla diarrea negli anni '90 superiore ai morti in tutti i conflitti armati dalla seconda guerra mondiale. !.'.acqua è un bene prezioso, tanto da essere definita «oro blu» e diventare OBIEITIVO SETIE servare questa risorsa naturale, cercando anche di favorire la formazione di una coscienza sociale su questo problema. I QUARTIERI POVERI La vita nei bassifondi è l'ultimo tema toccato dal settimo obiettivo. La rapi• da urbanizzazione dei paesi poveri ha portato circa un miliardo di persone a vivere nelle periferie degradate delle città, rappresentandone un terzo della popolazione totale. Fra il 1990 e il 2001 vi è stato un aumento del 28% degli abitanti dei bassifondi , pari a circa 200 milioni di persone arrivate nel- 1 le periferie povere, dove le condizioni di vita aumentano il rischio di malattia, morte e disgrazie. Il 94% di loro si trova nei paesi poveri, ovvero in quelle regioni dove si è assistito a una rapida crescita della popolazione urbana senza un aumento delle possibilità di accoglienza da parte delle città stesse: ne conseguono scenari di povertà e privazioni fisiche e ambientali. Senza un intervento significativo per migliorare l'accesso all'acqua, il sistema fognario e l'alloggio, nei prossimi 15 anni, il numero di persone che vive in queste drammatiche condizioni potrebbe salire a un miliardo e mezzo. l!ambiente fornisce risone che sostengono lo sviluppo umano. Proteggere l'ambiente e sfruttare al meglio le risone naturali migliora lo stato di salute e le condizioni di vita delle popolazioni ~· U settimo obiettivo sottolinea come miallorare le condizioni igieniche e di utilizzo dell'acqua riduca la mortalità inwd:ile. la bonifica delle acque i casi di malaria. Le mete indicate nello specifico sono tre: integrare i principi dello sviluppo sostenibile nelle politiche seguite dai diveni paesi. per non disperdere il patrimonio di risone ambientali; dimeu:are entro il 2015 il numero di penone senza accesso all'acqua pulita e ai servizi igienici di base; migliorare significativamente entro il 2020 la vita almeno di 100 milioni di penone che mono nei quartieri più po,eri delle città. causa di conflitti fra popolazioni: eppure spesso è sprecata da chi ne ha in abbondanza. Se ne sono accorti anche alcuni bambini messicani, che proprio perché vivono costantemente con la paura, un giorno, di non avere più accesso al prezioso liquido, combattono contro gli sprechi. Hanno creato un gruppo chiamato Guardianes del Agua, per sensibilizzare la popolazione e stimolare un utilizzo razionale dell'oro blu. I guardiani dell'acqua, più di 5 mila bambini, si preoccupano di preFONTI Bartram J., Focusing_ 011 improved Wllfer ami sanitation for heahh. Lancet2005· 365: 810-2. Melnick DJ., The Mi//ennium Project: the positive hea/th imp/ications of improved environmento/ sustai· nability. Lancet2005; 365: 723-5. Xavier Bosch, Repoft highlights hazardof smoke from indoor lires. Laocel 2003; 362: 1902 ddp-ext.worldbank.org/ext/GMIS/home.do'ktteld=2 www.dfid.gov.uk/md91 www.millenniumcampaign.tt www.peacereporter.net www.scidev.net www.unmillenniumproject.org -· ------------------------------------------------- --- --------- -------------------------------------------........ MC MARZO 2006 ■ 53

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