Missioni Consolata - Marzo 2006

■ MISSIONI - - - -- - - - - - - -- - - - - - - - - - - -- - -- ~ - - ~ - - dizione dovrà andare a vivere nella casa dei genitori di lui. E la convivenza con la suocera spesso mette a dura prova la coppia. Anche perché il ragazzo, abituato in precedenza a non avere doveri in casa, continuerà esattamente a perpetuare il comportamento maschilista appreso dal padre. Mentre la ragazza dovrà letteralmente sottostare agli obblighi nei confronti della suocera. Succede spesso che la coppia viva con i genitori del marito non solo per tradi - zione, ma anche perché il costo di una casa è troppo alto da sostenere quando si è solo in due. LE ILLUSIONI TELEVISIVE Nei villaggi come in città, le strade si svuotano alle cinque della sera, ora in cui viene trasmessa una nota telenovela sudamericana. Anche «Amici» di Maria de Filippi resta un programma seguitissimo grazie alle parabole satellitari, insieme ad altre fiction italiane, che aiutano Je ragazze a sognare un amore ed una vita diversi. E difficile convincere igiovani che le immagini fornite dalla televisione non coincidono con la realtà. I loro occhi sono ancora troppo pieni di immagini della nostra Tv degli anni '80, delle ragazze.di «Non è la Rai», dei college americani. L'abbigliamento delle ragazze di Tirana rispecchia molto quello delle nostre show-giri televisive: tacchi a spillo altissimi fin dal mattino, minigonna vertiginosa o pantaloni strettissimi a vita bassa, spesso si vestono per andare al lavoro come le ragazze italiane si abbigliano per andare, la sera, in discoteca. Non hanno compreso che noi ci vestiamo in maniera molto più semplice, che il mondo della televisione è, appunto, una «fiction». Ma a loro piace così: mettere in mostra la femminilità, e sentirsi estremamente alla moda, quella italiana naturalmente, anche se poi i loro vestiti sono spesso di qualità scadente. Una pura imitazione in tutto e per tutto delle tendenze d'oltremare. Questo sfoggio della pfopria femminilità sembrerebbe cozzare contro le restrizioni imposte dalle famiglie. In realtà, sembra che questo non crei alcun disturbo, anzi, agli uomini ed ai ragazzi per strada o nei bar piace soffermare lo sguardo e fare apprezzamenti alle passanti che camminano, praticamente tutte, muovendo sensualmente le anche. Perché l'importante è salvare l'apparenza, non dar modo agli altri di sparlare di te. Owero salvare la facciata. UN MASCHILISMO DURO DA VINCERE La famosa giornalista e scrittrice albanese Diana çull, una dei fondatori ed oggi presidente del «Forum indipendente delle donne albanesi», che lavora per la difesa dei diritti delle donne a tutti i livelli, scrivendo della donna albanese tra passato e presente, afferma che «l'identità si crea dentro la collettività, e spesso questo comporta anche dolore per quelli o quelle che vorrebbero cambiare le sorti e rompere i comportamenti rituali, cercando di non ferire il potere della morale della famiglia, del marito, padre e fratello - soggetti imbarazzanti - attraverso la ricerca di una soluzione morale. Si sta passando con fatica da un sistema chiuso ad un sistema aperto, in un percorso di ristrutturazione mentale». Far sentire la propria voce è oggi più che mai urgente, In una società che continua a schiacciare le donne in nome di un maschilismo duro a morire. ELISABETTA BORDA IL MATRIMONIO DI STEIA I a zia di Stela ha combinato un matrimonio per ~ nipote con un ragazzo albanese che vive in Italia, perché, alla sua età, era ormai dlfficile trovare un marito. •Ho già 27 anni. ed alla mia età sono vecchia per trovarmi un ragazzo da sola, quindi ci deve pen· sare la mia famiglia. Alami mesi fa una mia vicina di casa mi ha detto che l'aveva cercata una signora per chiedere informazioni su di me. In Albania, se una ragazza ha una buona educazione, se ha frequentato la sa.aola, se la famiglia appare benestante ed educata, molti vengono a chiedere informazioni su di lei. Le apparenze contano molto nel combinare un matrimonio, conta anche il parere che i vicini esprimono su di te. Conta la reputazione». Stela è una bella ragazza di una grande città dell'Albania centrale. Ha una sorella, ma lei non è stata scelta dalla madre del ragazzo perché ritenuta da tutti «troppo vivace,,, appariscente, e poi esce spesso. Al contrario, Stela è una ragazza timida, riservata, tranquilla, senza grilli per la testa di essere una donna indipendente. E, soprattutto, i vicini sanno che lei è ancora illibata. O ritratto della perfetta nuora. «Se i vicini vedono che esci poco, che resti a casa, allora sei una persona a posto. Se invece esci tutte le sere, non sei più rispettabile». Continua: •Dopo aver chiesto nel quartiere che persona io fossi, i genitori del ragazzo sono venuti a trovarmi a casa mia, insieme con la mia vicina di casa. Perché dovevo prima piacere a sua madre, che solo dopo avrebbe parlato di me a suo figlio. Ha detto che sono un po' bassa, ma che con i tacchi avrei potuto recuperare dei centimetrv. Ottenuto il consenso dai genitori di lei per farli incontrare, Stela e Artur si sono incontrati in un bar, insieme alle rispettive mamme ed alla sorella di Stela. Una volta lasciati soli, sono stati insieme per 4 ore, cercando di conoscersi il più possibile. Si sono incontrati anche il giorno seguente. ..Lui mi ha chiesto se avevo mai awto un ragazzo, io gli ho risposto di no. Anch' io gli ho fatto la stessa domanda, ma sapevo già la risposta, perché è stato tanti anni in Italia. Poi mi ha detto che ero una ragazza molto carina e intelligente, e che lui era d"accordo di fidanzarsi con me. Una volta a casa ne ho parlato con i miei genitori, mia madre era pazza di gioia quando le ho detto che mi sembrava un bravo ragazzo, lnsholloh, se Dio wole. Non vedeva l'ora che io dicessi si•. L'indomani Stela ha chiamato la madre di Artur per fissare un incontro tra le due famiglie, a casa di lei. .. )o non parlavo quasi maJ, perché bisogna fare cosi. O giorno dopo ci siamo visti solo io e lui, e mi ha detto che sarebbe tornato a lugUo per fare il fidanzamento ufficiale, e poi sposarci• . Quando l'ho rivista, dopo l'estate, Stela si era già sposata, e Artur era dovuto subito rientrare in Italia per lavorare. Oggi sta attendendo il visto per ricongiungersi con il marito. ---------------------------------------------~~---------------------- MC MARZO 2006 ■ 43

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=