DOSSIER socialista vince ampiamente, il partito democratico ottiene meno di un terzo dei deputati dell'anno precedente. 1998. I gravi disordini che hanno interessato tutto il paese, hanno indotto molti albanesi ad emigrare e l'Italia è il paese di maggior afflusso e alcune decine di migliaia di profughi arrivano già in marzo. Perso tutto, l'unica speranza è cercare altrove come andare avanti. Si verificano due nuovi fenomeni: ad andarsene in migliaia sono i minori, da soli, e molti tecnici e funzionari, i cosiddetti «quadri». li accomuna il senso di impotenza e di disperazione: l'Albania non offre più niente a nessuno ed è meglio andarsene. Gran parte dei ragazzi ed adolescenti, di solito di l 3 o 14 anni, se ne vanno spinti anche dai genitori, preoccupati dell'assoluta mancanza di prospettive del paese. Chi rimane spesso invidia chi se n'è andato. Ora in Albania ormai non si può più nemmeno sognare. 1999. A fine marzo scoppia la guerra in Kosovo ed in pochi giorni quasi mezzo milione di albanesi del Kosovo si rifugia in Albania. Nonostante lo stato di generale depressione, il paese ha un sussulto e reagisce. Ai kosovari si dà ospitalità ovunque. I rifugiati nei campi profughi sono stimati in 130.000 circa. Il resto, cioè più di 300.000 hanno trovato una qualche forma di ospitalità presso famiglie private, scuole o altre strutture locali. Spesso accade che i rifugiati sono molto più benestanti delle famiglie che li ospitano e si sdebitano pagando l'affitto o facendoli parte degli aiuti che ricevono. In poche settimane il paese è inondato di aiuti pubblici e privati e di associazioni umanitarie. 2000. L'inverno rende ancora più triste ed amara la solita mancanza di energia elettrica disponibile solo in certe ore del giorno e secondo la «fedeltà media» della città nel pagare le bollette. La disoccupazione, la ricerca dì un lavoro all'estero come emigrante, la corruzione nei pubblici servizi, le strade impossibili ed il permanere della logica di «chi vince ha ragione» arrivata con l'economia di mercato. A smuovere un po' le acque con iniziative singolari e fuori dagli standard abituali c'è Edi Rama, ministro della cultura che Fatos Nano ha voluto nel suo governo. È un pittore ed un intellettuale e la sua capacità di comunicare con la gente lo fanno proporre candidato sindaco della capitale, Tirana, alle elezioni amministrative del 1• ottobre 2000: le centinaia e centinaia di costruzioni abusive, costruite nel parco del centro della città, o sui bordi del Lana (il canale che la attraversa da est ad ovest), o su tutti i marciapiedi, ricevono l'ordinanza di demolizione. Fa dipingere edifici grigi ed insignificanti, dando alla città un senso di originale vivacità. Riorganizza tutti i servizi amministrativi, eliminando code, resse, raccomandazioni ... Awia un piano di ristrutturazione urbanistica completa. Tre anni più Case colorate a Tirana: un'apprezzata iniziativa di Edi Rama, dal 2000 sindaco della capitale albanese. tardi, la sua rielezione è scontata. Ma soprattutto il suo modo di amministrare ha fatto scuola e molti altri sindaci, da Durazzo a Scutari, da Valona a Korça, hanno preso un po' di coraggio ed avviato programmi di riorganizzazione dei servizi amministrativi e di riordino urbanistico, prima impensabili. 2001. Sono sempre più gli albanesi che awiano attività produttive e non solo commerciali, come era invece avvenuto prima. L'industria delle costruzioni, in particolare, è in continua crescita e, come sempre, riesce a trascinare un'ampia gamma di indotto. Il turismo, inoltre, è diventata la voce che ha dato maggior impulso alla crescita economica degli ultimi anni. Certo, sorgono dei dubbi sul rischio che dietro a questo ci siano anche finanziamenti poco leciti, riciclaggio di denaro sporco e malavita organizzata, come succede in altri paesi. Ma è innegabile lo slancio che lo sviluppo d~I paese ha preso dopo il 2000. Eavviato an· che il processo di riforme di cui lo stato aveva bisogno e che rappresenta il primo adempimento per gli accordi di integrazione che richiede l'adesione all'Unione europea. 2003 . Tanta ricchezza accumulata in fretta, tanto benessere, tante macchine, negozi, ristoranti ed hotel di lusso, accanto a tanta povera gente, accanto a chi dona il sangue a pagamento, per poter disporre di tanto in tanto di qualche soldo, ed accanto a chi quotidianamente rovista nei cassonetti delle immondizie per vivere. La politica sembra incapace di svolgere appieno il suo ruolo. li partito socialista è stato stabilmente al governo dal 1997 al 2005, avendo la maggioranza in parlamento, ma personalismi e beghe interne ne hanno rallentato l'a· zione. Ciò che di più è mancato alla politica, è stata la capacità di ridare fiducia alla gente come politica in sé, sia a livello di proposta, sia a livello di serietà e correttezza del fare politica. 2005. Torna Sali Berisha ed è storia di oggi. ·-----------------------------------~--------------------------~------· 80 ■ MC MARZO 2006
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