- ■ BOLIVIA ■ ■ ■ ■ ■ Il ■ ~---------------------------------------------------------------------------- -- ----- --- -------------------- la Paz: Evo Mora/es con Paolo Moio/a, aufore di questa intervista. di, non possiamo dire che i produttoridi foglie di coca siano narcotrafficanti, né che i consumatori di esse : siano tossicodipendenti,anche se : questa è la visione che hanno alcuni paesi. In Chapare ci sono circa 60 mila famiglie che vivono della produzione di foglie di coca, un prodotto che finisce sul mercato interno, locale e nazionale». D'accordo,maWashington la aca,- sa di asere un narcottafflcante._ Tanto•nel2002, l'ambasciatore Usa In BolMa,Manuel Rocha,feat mmpagna elettorale contro di le/_ «Noi diciamo che si deve affrontare il problema del mercato illegale della foglia di coca per la produzione della cocaina. Noi non siamo difensori del narcotraffico.Anzi,il narcotraffico ci è stato imposto. I precursori,ovvero gli agenti chimici necessari per trasformare in droga le foglie di coca, provengono dagli Stati Uniti; senza dire che, per trattare chimicamente le foglie di coca, , sono necessari investimenti di pa- : recchi milioni di dollari;infine,c'è il : segreto bancario che ostacola tutto. : Insomma, éè un narcotraffico In : dopp/opetto,che non viene mai : messo in galera e coinvolti in questo ' business ci sono persino stati e governi.Oambasciate di paesi stranieri in Bolivia_. lo dico che, purtroppo, la coca non è altro che un pretesto affinché gli Stati Uniti possano controllare meglio il nostro paese». Lei ritiene che la lotta alle coltivazioni dei cocalerossla una scusa dietroml sJ alanoaltriobldtM1 «Certamente questo è un modo per criminalizzarci.Guardiamo alla storia. I movimenti sociali degli anni '50 e '60 erano accusati di furto edi essere comunisti; negli anni '80 e '90 siamo stati accusati (io ero già sul campo) di essere narcotrafficanti;a partire dall'l 1settembre del 2001, non ci hanno più accusato di essere narcotrafficanti,ma di essere terroristi.Tutto questo ovviamente serve per demonizzare ed isolare questo movimento. In sostanza, se tu sei antimperialista, ti accusano sistematicamente di essere c.omunnta, terrorista, narcotrafflamte. Si pensi al Cile dove, nella zona di Temuco, la regione dei mapuches, vari dirigenti indigeni sono stati incarcerati. Erano alla guida di grandi proteste, legali dal punto di vista costituzionale. Per poterli fermare e chiudere in carcere, hanno dovuto dire che erano terroristi. Queste accuse vengono costruite per reprimere le lotte dei movimenti.Anche il Mas è spesso esposto al rischio di vedere i propri dirigenti oggetto di montature per fini politici. Personalmente,sono oramai abituato aessere accusato di tutto. In passato, i servizi di intelligence degli Stati Uniti mi hanno accusato di essere vincolato con le Fare della Colombia, adesso dicono che sono alle dipendenze di Chavez». Nonostante i problemi, lei è ottimista sullapossibilità di cambiarela Bolivia senzaviolenza,senza guerra dvile,attRIWtso mediazioni padfkhe1 «Da quando abbiamo scelto di entrare nel processo elettorale, abbiamo innanzitutto deciso di cercare di ottenere modifiche profonde ma sempre attraverso strumenti pacifici. Non ci sono soltanto le questioni delle risorse del sottosuolo o delle , foglie di coca, ci poniamo anche il problema di come incorporare in questa democrazia formale la democrazia delle comunità. Per esempio, in tema della giustizia attualmente si riconosce solo la giustizia politica e non si prende in considerazione la giustizia comunitaria. Ma ci sono molti altri temi: l'istruzione, le forze armate, che tipo di economia adottare.Eancora come fare una nuova assemblea costituente che permetta di ammodernare la Bolivia che, nelle linee generali, è stata definita all'atto della sua fondazione. Da quel momento però gli indigeni sono stati esclusi dal processo di formazione del paese.Eppure, secondo l'ultimo censimento del 2001, essi costituiscono il 62%della popolazione totale.Oramai non mancano più studenti o imprenditori di etnia quechua,aymara o guarani, ma a volte, di fronte ai censimenti, le persone mentono sulla loro appartenenza etnica.Quindi, 62%è il valore ufficiale ma in realtà la percentuale di popolazione indigena è superiore. Da que.stomomento dovremo procedere a un profondo rinnovamento della Bolivia e questa trasformazione dovrà essere democratica e pacifica». ■ Questo incontro con Evo Morales è avvenuto, a La Paz, prbna della sua vittorla alle elezioni presidenziall del 18 dicembre 2005. Per questo motivo l'Intervista è stata depurata di alCimi passaggi, superati dagli eventi storici. Sulla Bolivia, dello stesso autore, MC ha già pubblicato: Se I popoli tornano proprietari. Intervista al presidente Carlos Mesa (dicembre 2004); L'utopia infranta dei gesuiti, Dossier (giugno 1999); Lontani dal mondo, I menr-.iti (maggio 1999). Questi articoll si possono legga-e nel sito deOa rivista: www.missloniconsolataonlus.lt ·---------------------------------------------------------------------------------------------· H ■ MC MARZO 2006
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