Missioni Consolata - Marzo 2006

■ KENYA ■■ ■ ■■■ Considerazioni (anche filosofiche) a partire da un viaggio in Kenya Un viaggio in Africa, a contatto con le missioni e i missionari, può essere «l'occasione da non perdere», per chi vuole imparare a guardare la realtà dietro le cose e continuare a sognare che «un altro mondo è possibile». Ancora una volta, i poveri hanno molto da insegnarci... se siamo capaci a metterci in ascolto. 11futuro non ci porta nulla, non /_( ci dà nulla; siamo noi che, per '\.: costruirlo,dobbiamo dargl i tutto». È stato un viaggio attraverso alcune zone del Kenya, dove operano i missionari della Consolata,a dare un nuovo significato alle parole di SimoneWeil,sul cui pensiero medito da anni. Il viaggio era finalizzato all'incontro con una parte della popolazione e alla conoscenza di alcune attività missionarie che si svolgono in quei luoghi; ha avuto, però,anche la forza di obbligarci acontemplare la paradossale sproporzione tra l'assoluta bellezza degli spettacoli naturali e l'estrema ingiustizia che segna alcune vite umane.Forse, l'incontro con questa realtà ci ha aiutati a tener viva la fiducia nella possibilità di un mondo più equo. IL CAMMINO DI SOWETO Il Kenya riflette tutte le contraddizioni che dilaniano il nostro mondo globalizzato e la sua capitale ne è, in Bambini della scuola di Soweto, nella parrocchia di Kahawa. un certo senso, un concentrato. Nei «quartieri-bene»di Nairobi si intravedono ville di lusso, immerse in parchi da sogno e difese da alti muri,da filo spinato, anche da guardie; al centro della città e nei suoi rioni periferici residenziali,centri commerciali, banche e grandi alberghi restituiscono un'immagine di benessere. Eppure, vicinissimi ai luoghi dell'opulenza,anche se nella quasi totalità dei casi ben nascosti,sorgono gli slums, immense baraccopol i dove un'umanità derelitta è costretta a lottare per la propria soprawivenza e dignità, nutrendo spesso un'estrema, difficile speranza: quella in un futuro diverso.A Soweto, per esempio, dove , seimila persone vivono ammassate in poche centinaia di metri quadrati, ho toccato con mano a che cosa alludeva la filosofa spagnola Maria Zambrano quando parlava del sottosuolo su cui si regge l'edificio della storia. Di Soweto e, in generale, degli slums di Nairobi molto è stato scritto sulla rivista Missioni Consolata, ma è

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