Il VITA CONSACRATA 1111 1111 11111111 me etiche. La questione è come riconciliare queste concezioni diverse in favore di un'autodisciplina fortemente necessaria. Tra i fattori esterni che ostacolano la prevenzione dell'infezione da Hiv c'è la realtà della guerra. Spesso interessi nascosti, nazionali o internazionali, collegati all'avidità di potere politico o economico, sono dietro innumerevoli guerre, che si combattono in paesi dove c'è un gran numero di persone che vivono con il virus. La situazione di turbolenza in tali aree di guerra favorisce il diffondersi di nuove infezioni e impedisce una giusta presa in carico degli ammalati. Ci si chiede se l'umanità imparerà mai avivere in armonia e comunione nel nostro villaggio globale. È necessario cambiare la visione della globalizzazione:da lotta tra culture per il soprawento della più potente, a spazio di dialogo fra diverse culture nella ricerca comune di un mondo di giustizia e di pace. Molte cose in questo mondo iniziano o continuano ad accadere, dovute alla nostra complicità, negligenza, indifferenza o omissione. Non possiamo chiudere gli occhi di fronte alla pandemia o minimizzare la gravità della tragedia; dobbiamo, invece, considerarla in tutta la sua realtà e prendere il coraggio di pensare e agire positivamente. Bisogna tracciare delle strategie globali in modo da raggiungere obiettivi parziali o generali e superare i molti ostacoli nella lotta all'Aids. All.'inizio di questo millennio, siamodi fronte a una moltitudine di sfide che sembrano sorpassare le nostre forze e sforzi; noi religiosi e religiose vogliamo ricordare il carattere , profetico della nostra consacrazione. In linea con la tradizione patristica, la profezia non parla di una misteriosa visione del futuro; ma vera profezia è testimoniare il primato di Dio e i valori evangelici in mezzo all'incertezza del tempo presente. Rispondere ai gravi problemi che attentano alla vita dell'intera umanità in modo creativo e profetico, significa per noi elaborare eadottare un'intera serie di convinzioni. t/ La rilevanza del carisma dei nostri fondatori per il nostro tempo. t/ Il compito per la nostra vita consacrata di mostrare il primato di Dio e dei beni eterni a un mondo 84 • MC FEBBRAIO 2006 secolarizzato e materialista. t/ Il primato della persona sul capitale, sviluppo tecnologico e industriale nel presente neoliberismo globale. t/ La testimonianza della povertà evangelica come segno profetico dell'amore preferenziale per i poveri e impegno aglobalizzare carità e solidarietà. t/ La testimonianza di vera vita fraterna a un mondo assetato di comunione, amicizia e amore. t/ La testimonianza della pratica gioiosa della perfetta castità, offerta dai religiosi e religiose che mostrano autocontrollo personale, equilibrio e maturità psicologica e affettiva, in mezzo a una cultura edonistica che riduce la sessualità a mera merce di consumo. t/ L'apertura a tutti i grandi dialoghi e all'ecumenismo in un mondo di fondamentalismi e di guerre. t/ La scelta della giustizia, pace e integrità della creazione, che può reLe statistiche non gridano, l numeri non tremano, staurare il disequilibrio ecologico edistruggere il dominio del terrorismo e l'idolatria del potere. t/ La dedizione totale della nostra vita fino all'accettazione del martirio in difesa della vita umana, specie dove è più minacciata. t/ Il ruolo eminente dell'amore compassionevole di Cristo e il suo potere sanante nel ministero della cura dei malati di Aids. t/ Il coraggio di proporre il regno di Dio come possibile progetto di vita, dove uomini e donne trovano condizioni di vita uguali e tutta l'umanità si impegna a ricreare una nuova civilizzazione. t/ La necessità di inserirei nei processi internazionali, dove viene deciso il destino delle comunità che siamo chiamati a servire. t/ La volontà di aggiornarci nell'era post-moderna ed essere capaci di incarnare i valori del vangelo in un dialogo di vita con altre religioni e culture. • l grafici non hanno bisogno di un abbraccio, l dati non toccano il cuore, Ma i bambini sì•••
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