Missioni Consolata - Febbraio 2006

Il AIDS ED ECONOMIA 1111 1111 11111111 spesa procapite per affetti da Hiv fosse negli Stati Uniti pari a35 volte la spesa procapite dei paesi dell'America Latina e pari a 1.000volte la spesa procapite dell'Africa. Alla diminuzione di queste enormi differenze dovrebbe contribuire anche la rilevante riduzione avutasi negli ultimi anni quanto al costo di una cura antiretrovirale anti Hiv, passato da 10-12 mila dollari Usa pro-capite del 2.000 a 300 dollari Usa nel 2004. CON LA CURA, ANCHE L'AZIONE CULTURALE Non è sufficiente portare ai paesi africani farmaci a prezzi bassi o nulli. È indispensabile un intervento su larga scala edi grande impegno,cioè non solo sanitario e farmaceutico, ma anche culturale. Prima di tutto è necessario espandere i servizi di informazione e di prevenzione,che ora toccano meno del20o/o della popolazione mondiale. Prima di iniziare qualsiasi trattamento medico, è necessario procedere a test per valutare l'infezione Hiv ed è allora indispensabile convincere della necessità di questi esami coloro che hanno influenza sull'opinione pubblica:capi religiosi,notabili, autorità di governo, personale medico-sanitario,organizzazioni femminil i,che hanno conoscenza della cultura locale,dei comportamenti sessuali della popolazione, dei modi di comunicazione (termini e modi di comprensione) riguardo alle campagne di informazione e di istruzione in funzione antidiffusione dell'Hiv. 56 • MC FEBBRAIO 2006 Il professar Ciravegna, ordinario di economia politica, parla delle implicazioni economiche dell'Aids. Preparata la strada per l'azione terapeutica, si deve assicurare l'approvvigionamento dei farmaci sul lungo periodo.Personale addestrato deve spiegare ai soggetti sotto cura il significato e l'importanza di una costante assunzione dei farmaci, attualmente realizzata nella forma di complessi cocktail di farmaci. Inoltre, nel pianificare e realizzare la terapia, non bisogna assolutamente perdere di vista il rischio che insorgano resistenze; quindi bisogna ben guardarsi da una somministrazione selvaggia dei farmaci che porti alla diffusione di varianti resistenti ai farmaci esistenti Infermieri in una struttura del Mozambico. dall'agente patogeno. È richiesto quindi un intervento su larga scala edi grande impegno per consentire la riorganizzazione dei sistemi sanitari organizzati, per ripristinare le elementari attività di diagnosi, prevenzione,educazione sanitaria e promozione della salute indispensabili per contenere l'espandersi dell'epidemia.Occorre disporre di un affidabile sistema informativo e di valide strategie di comunicazione con tutti gli strati della popolazione. Il rapporto di Unaids <Aids in Africa: Three scenarios to 2025», del gennaio 2005, individua cinque driver (forze guida) cruciali per un futuro senza Hiv/Aids in Africa: 1) la crescita dell'unità e dell'integra- ' zione sociale e politica. L'unità e l'integrazione fra le persone e le loro cornunità di appartenenza formano una potente base per una convivenza pacifica che facilita un'effettiva implementazione delle politiche e dei programmi sull'Hiv e sull'Aids; 2) l'evoluzione dei modi di pensare, dei valori edei significati. Se l'Aids è percepita come inevitabile o come una trasgressione, uno stigma, una punizione, difficile è realizzare un efficace intervento (prevenzione ecura) in opposizione all'Hiv; 3) la capacità di attivare risorse finanziarie,di persone,di sistemi,di istituzioni che operino in modo coordinato fra di loro; 4) la generazione e applicazione di conoscenze, nonché nuovi modi di applicare conoscenze esistenti (biomediche, di comportamento sessuale,di consapevolezza delle conseguenze che la malattia ha sui malati e su coloro che ne hanno cura); 5) la distribuzione del potere edell'autorità all'interno delle società in modo che i diversi centri interagiscano positivamente fra di loro. Solo attivando questi driver si riuscirà - come si èavuto nei paesi sviluppati - a trasformare l'Aids da malattia mortale per i più in una patologia di tipo cronico grazie all'impiego sistematico ecoordinato dei farmaci antiretrovirali. Si riuscirà a realizzare quanto preventivato dall'arcivescovo sudafricano DesmondTutu: «Siamo riusciti a sconfiggere l'apartheid; abbiamo la forza per vincere anche l'Aids». •

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