Missioni Consolata - Febbraio 2006

Il ·SINDROME GLOBALE 1111 11 1111111111 stribuzione dei preservativi; una strategia multisettoriale prevede la formazione,educazione, promozione di un cambio di comportamento e l'emancipazione delle donne. La lotta contro l'Hiv/Aids non va considerata come una sfida di etica o di morale, quanto piuttosto come _ 1 una opzione per salvare vite umane, : un obiettivo prioritario, rispetto alle i- : deologie. La strategia «ABC» (asti- : nenza, fedeltà, preservativo) ha di- : mostrato di non essere in grado da l 1 sola di arrestare la diffusione dell'epidemia, per cui è necessario disegnare nuove strategie più adatte alle realtà locali. Ricerca di risposta globale La globalizzazione, l'abbattimento delle frontiere nella comunicazione e i sogni di un futuro con migliore qualità della vita, aprono ampi spazi alle migrazioni e il tema della mobilità umana assume un'importanza sempre maggiore con riferimento all'Hiv/Aids. Il rischio è ancora più evidente nel caso della tratta di persone ascopo di sfruttamento sessuale.Vista la condizione di quasi reclusione e spesso l'assenza di un permesso di soggiorno, la vittima del traffico è spesso sottoposta aogni tipo di violenza e non ha accesso al sistema sanitario. Lo stesso vale per i migranti clandestini che non hanno accesso ai servizi di salute ed educazione e che per la condizione di invisibilità sul territorio sono spesso vittime di profittatori. Considerate le proporzioni assunte da questo fenomeno è necessario ri40 • MC FEBBRAIO 2006 pensare le politiche di accoglienza in modo da tutelare sia chi emigra sia la comunità di destinazione. In Italia sono in vigore disposizioni che prevedono l'accesso gratuito al test dell'Hiv per tutti i cittadini egli stranieri, anche se privi del permesso di soggiorno. Negli ultimi decenni I'Onu ha assunto un ruolo centrale perché il problema dell'Hiv/Aids sia presente in tutte le consultazioni eagende politiche con agganci al tema. Si è così arrivati all'approvazione di diversi documenti contenenti delle raccomandazioni per gli stati. La Dichiarazione del Millennio, adottata dall'Assemblea generale deiI'Onu nel2000,contiene una meta specifica relativa all'Hiv/Aids, la n.6: essa mira ad arrestare il diffondersi dell'Hiv/Aids entro il2015. La Dichiarazione della sessione speciale sull'Aids, nel2001, ha proposto mete e sistemi di monitoraggio per valutare i progressi compiuti dagli stati. Nel2003,governi africani, organismi multilaterali e bilaterali,Ong e settore privato hanno raggiunto il consenso su 3 principi fondamentali, In Africa la povertà favorisce la diffusione dell'epidemia Hiv/Aids. applicabili atutte le parti interessate a livello nazionale: adozione di un quadro di azione sull'Hiv/Aids come base per il lavoro di tutti gli attori sociali; unica autorità nazionale di coordinamento, con un mandato multisettoriale; un solo sistema di vigilanza e valutazione a livello nazionale. 111 o dicembre del 2003,Oms e Unaids presentarono un rapporto in cui si dimostrava la possibilità di fornire il trattamento con gli antiretrovirali a 3milioni di persone entro l'anno 2005, nell'ottica di promuovere l'accesso universale ai farmaci e trasformare l'Hiv in malattia cronica e non letale. Nel maggio 2004, nell'Assemblea deii'Oms,192 paesi assunsero l'impegno, denominato «3 by 5»,di garantire l'accesso al trattamento con gli antiretrovirali a3milioni di persone entro il2005,attraverso l'utilizzazione di 5 strategie specifiche. Nel rapporto sull'iniziativa di giugno 2005, si descrive un notevole incremento, a livello mondiale, nell'accesso al trattamento, anche se sono necessari ulteriori sforzi per il raggiungimento dell'obiettivo previ~to, che è stato mancato. La meta si basava sul presupposto di ciò che si poteva raggiungere se governi, paesi donanti e organismi internazionali avessero avuto pieno successo nell'aumentare la volontà politica, nel mobilizzare le risorse e costruire sistemi e infrastrutture di salute. L'ultimo rapporto testimonia che mentre l'appoggio politico, finanziario e tecnico per l'aumento della copertura degli antiretrovirali hanno, in alcuni casi, anche superato le aspettative, in altri non si è ancora raggiunta una risposta pienamente positiva. La Banca mondiale rappresenta uno dei maggiori finanziatori dei programmi contro l'Hiv/Aids, nell'ambito del sistema delle Nazioni Unite. Negli ultimi 5anni ha investito più di l ,8 miliardi di dollari attraverso prestiti, crediti e altre forme di sosteLogo del programma «3 by 5», lanciato daii'Oms eUnaids, per garantire l'accesso alle cure antiaids a 3milioni di persone entro i/2005. l risultati sono deludenti.

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