Missioni Consolata - Febbraio 2006

Il AIDS ECULTURA 11 1111 1111111111 Oppure la risposta può essere «COsì, così»,seguito dal racconto, spesso complesso e dettagliato, della ragione del «così,così»,spaziando da un mal di pancia notturno a un brutto sogno, da un problema di relazione familiare alla malattia di un parente vicino o lontano... fino agli elefanti che hanno rovinato il campo di granoturco.Sono risposte che esprimono le ragioni per cui una persona si sente minacciata nella propria vita/salute. Il bantu vive di relazioni e influenze reciproche, sia a livello intrapersonale che interpersonale.Mi spiego. Sotto l'aspetto intrapersonale, il bantu considera la persona come lm'unità, composta da tre dimensioni fondamentali: corpo, spirito eombra, i quali, integrando tra loro, influiscono sullo stato di salute o provocano la malattia. A livello interpersonale, il bantu riconosce nell'altro (sia esso persona umana vivente o antenato, realtà animate e inanimate e Dio stesso) un qualcuno col quale, in qualche modo, è in continuo scambio:tale scambio può aumentare o diminuire la «vita»e non lascia mai inalterate le condizioni che trova. Malattia e rimedi nella cultura macua Da tale visione del mondo derivavano i criteri per classificare le malattie e per applicarvi i relativi rimedi. Secondo la mentalità bantu-macua, tutte le infermità possono essere racchiuse in due grandi categorie.La prima comprende le malattie «di 10 • MC FEBBRAIO 2006 Maua: una suora della Consolata partecipa alla festa dell'iniziazione tradizionale delle ragazze. Dio»o «naturali»,quelle, cioè, che si ritengono causate da agenti naturali; la seconda quelle «culturali»,cioè, causate da influenze negative di altri (persone viventi o del passato). . Per un loro adeguato trattamento . ' bisogna tenere presente il contesto culturale completo (filosofia, religione, vita familiare, sociale), soprattutto l'antropologia bantu-macua,con le sue tre dimensioni: corpo, spirito e ombra, distinte ma mai separate7 • La cerchia dei «personaggi»coinvolti nel dramma della malattia si allarga rispetto alla mentalità occidentale. Un ruolo preminente è svolto da Dio e dagli antenati (relazioni e influenze del mondo dell'aldilà); ci sono poi gli esperti tradizionali della salute (indovini, medici tradizionali); c'è il malato con i suoi parenti, con i suoi vicini e con quanti in qualche modo entra in contatto. Per questo la malattia non è pural mente una condizione personale, un fatto privato, ma è un evento multidimensionale che muove, coinvolge, nasce e si ~volve in un contesto relazionale che abbraccia tutto l'orizzonte del mondo bantu-macua.Di conseguenza, anche la «farmacologia»e la terapia si dilatano ediversificano in modo impressionante8 • Nell'universo bantu-macua si può parlare, prima di tutto, di terapia mistico-rèligiosa.«Dio è la vita, gli antenati sono medicine»dice un proverbio macua. La terapia tradizionale include aspetti mitico-cosmogonici: essa è impensabile senza il contatto con il mito fondativo del popolo, con le origini della collettività e dell'individuo malato, con la scaturigine della forza vitale. La terapia abbonda di aspetti simbolici: simboli e gesti usati evocano significati ed emozioni. Ma non mancano,naturalmente, gli aspetti prettamente farmacologici: i medici tradizionali conoscono rimedi naturali a volte molto efficaci. Infine, nelle terapie tradizionali giocano un ruolo importante le relazioni tra il malato e il medico, la famiglia e il mondo dell'aldilà.Tali relazioni costituiscono l'ambiente in cui si collocano i vari trattamenti. In questo scenario, si comprende come la cura di una malattia non possa fare ameno di essere multidimensionale:deve interessare le tre dimensioni della antropologia bantu 1 (corpo, spirito, ombra),dialogare con i diversi ambiti (religioso, familiare, sociale) del mondo macua e abbracciare diversi tempi: presente, passato (il tempo mitico delle origini) e naturalmente il futuro. Credo che anche la medicina scientifica, in qualche modo, abbia bisogno di un cammino di inculturazione;debba,cioè,entrare in dialogo con le istanze che la persona e il popolo presentano, nell'ascolto umile e empatico di come la persona o il popolo comprende se stesso e, di conseguenza, del significato che attribuisce a un dato awenimento,anche quello della malattia.

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