Missioni Consolata - Settembre 2005

NEMMENO 5 CANDELINE O gni anno quasi 11 milioni di bambini muoiono prima di compiere 5 anni: 30 mila al giorno. La maggior parte di queste morti awiene per cause evitabili: disidratazione, malnutrizione, malattie che sì potrebbero prevenire o curare, per lo meno nei paesi più ricchi. Infatti, se nelle nazioni più povere muore l bambino ogni l O prima dei 5 anni , in quelli con reddito maggiore la percentuale crolla a l bimbo ogni 143. lnoltr~. i numeri riportati sono solo stime, valutazioni approssimative. Nei paesi più poveri , dove è più difficile l'acx:esso alle cure, non è nemmeno prevista una registrazione deUe nascite e dellemorti. Infatti quasi nessuna delle regioni che coprono n 98% delle morti infantili possiede un sistema adeguato e completo di annotazione dei morti e delle cause. Le vittime potrebbero quindi essere molte di più di quello che si pensa e la mancanza di informazioni precise sulla situazione di salute e malattia in questi paesi rappresenta un ostacolo alla pianificazionedi proMETE DA RAGGIUNGERE 1. POVERTÀ E FAME: dimezzare rispetto al 1990 la povertà estrema e la fame. 2. Imuz:toNE: garantire a tutti un livello di istruzione primaria. 3. PARITÀ oa SESSI: promuovere l'uguaglianza tra maschi e femmine; dare maggiore autonomia e poteri alle donne. 4. BAMBINI: ridurre di due terzi rispetto al 1990 la mortalità infantile. 5. MAJo«HE: migliorare la salute materna, inclusa la riduzione di tre quarti rispetto al1990 della mortalità in gravidanza e da parto. 6. MALAme: prevenire la diffusione di HIV/AIDS, malaria e altre malattie. 7. AHBIENTt: assicurare uno sviluppo sostenibile. 8. SafNZA, TECNOlOGIA, PROGII.ESSO: sviluppare una collaborazione globale per lo sviluppo. MC l settembre 200S pagina sa Ogni giorno nel mondo muoiono trentamila bambini: nella maggior parte dei casi la loro vito può essere salvato. di Valeria Confalonieri medico e giornaUsta PeaceReporter (-w.peactrtporter.net) grammi efficaci per migliorare lo stato delle cose. LA STRAGE DEGLI INNOCENTI li 4 o Obiettivo di sviluppo del millennjo si concentra proprio sulla strage infantile e sugli interventi necessari per ridurre ru due terzi il numero di morti entro i12015 (rispetto ru dati del 1990). Fra il 1960 e il 1990 vi era stato un notevole miglioramento delle condizioni di salute dell 'infanzia, che aveva portato a dimezzare la mortalità. Ma negli anni successivi i progressi sono rallentati e la mortalità è scesa solo del 15%. In qualche paese sono addirittura stati fatti passi inmetro. Se le cose continuano di questo passo, saranno poche le zone del mondo in cw fra dieci anni verrà raggiunta la meta prefissata: solo America Latina, Caraibi, Europa e Asia centrale sono sulla buona strada. Altrove le cose non vanno bene: i progressi sono particolarmente lenti nell'Africa sub-sahariana, dove i conflitti e l'epidemia di Hiv/Aids hanno addirittura fatto ìnnalzare il numero delle giovani vittime rispetto al 1990: muoiono prima dei cinque anni quasi 2 bimbi ogni 10. CAUSE PREVENIBILI Secondo l'ultimo Rapporto sulla salute dell 'Organizzazione Mondiale della Sanità , il 90% di tutte queste morti è causato da sei condizioni : patologie neonataJj acute (soprattutto complicanze da nascita prima del termine, crisi respiratorie con asfissia), ìnfezioni respiratorie (in particolare polmonite), diarrea, malaria, morbillo e, da ultimo, anche se è una dellemalattie di cui si parla di più, solo nel 3% dei casi , Hiv. Questo significa che moltissimi di quei neonati e quei bambini , assistiti in modo appropriato, non sarebbero morti. Nascendo in un paese più ricco avrebbero avuto a loro disposizione l'assistenza neonatale adeguata se prematuri, la cura rn complicanze infettive e respiratorie in neonatologia, gli antibiotici mirati in caso di polmonite, le soluzioni reidratanti e le condizioni igieniche corrette per prevenire o curare la diarrea, le misure di prevenzione e l farmaci appropriati per la malaria{ le vaccinazioni contro il morbillo. i armaci per proteggerli dal rischio di trasmissione dell'Aids da parte della mamma. E si sarebbero salvati, per

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