Missioni Consolata - Settembre 2005

lryno Kolomyec, dell'università cattolico di Leopoli, racconto lo persecuzione subito do/ padre Stephon durante ,/ comunismo. Padre Leonid, parroco dei cotto/ici di rito latino di Sebostopoli, fomento che lo chiesa sia ancoro un ... cinema. Bobii )or, o 40 chilometri do Kiev: monumento o/le vittime del nozismo. si in preghiera presso due «colossci moderni»o IUO!:,rhi di manirio. n primo è Babij Jar, alla periferia della citcà. Qui, nell941-43, i nazisri consumarono terribili massacri: scomparvero circa 100 mila persone, in gran parre ebrei, ma anche zingari, oppositori e prigionieri di guerra sovietici. Dal1976 un monumento di bronzo ricorda quegli eccidi. Il secondo «colosseo» si chiama Bykivnja, a 30 chilometrida Kiev. In unazonaboschiva, ncll937-41Sralin seppellì in fosse comuni circa 50 mila presunti oppositori dcl regime (di cui 15 mila identificati), vittime deile «purghe» del dittatore. Oggi su una pietra si Jegge: «La cosa più cara è stata la libertà. Noi l'abbiamo pagata con la vita>>. ELA SITUAZIONE RELIGIOSA? Natascia, l'esperta guida di Kiev che si trastulla con slavati cetrioli, accenna <IOche alla complessa situazione religiosa dell'Ucraina. AJJa domanda <<lei è credente?», risponde: «Vorrei esserlo, come lo sono stati i nonni e un po' i genitori. Invece sono agnostica. Ma, se fossi credente, non vorrei essere né ortodossa, né cattolica, né protestante, ma semplicemente cristiana>>. I cattolici e gli ortodossi d'Ucraina ebbero «un sussulto» nel 2001, con la visita di Giovanni Paolon del23-27 giugno. <<Desidero rassicurare gli ortodossi MC l t-'tembre 2005 pagina 25

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