Missioni Consolata - Dicembre 2002
MISSIONI CONSOLATA 6 DICEMBRE 2002 Danielae la nonna Caro direttore, nel torpore della stampa cattolica sui temi ecologi- ci, resto positivamente stupita di Missioni Conso- lata . Ho letto infatti sul suo sito internet il diario del Vertice di Johanne- sburg Rio+10 su «lo svi- luppo sostenibile». Una considerazione: è stato un bluff . Il vostro in- viato lo ha scoperto lenta- mente: all’inizio egli era sospettoso verso i rappre- sentanti del Controvertice, ritenuti «pacifisti»; poi ne ha riportato i lavori. I pa- cifisti sono stati gli unici a dire qualcosa di serio; e, se qualcuno sperava che arrivasse il black block a spaccare tutto (e coprire il disastro dei lavori ufficia- li), è rimasto deluso. Sono contenta che af- frontiate il tema «ambien- te» in modo esaustivo. La bibbia in questo è profeti- ca e ha anticipato quanto sta succedendo oggi. Sono una studentessa di biologia, credente, con gli occhi aperti sulla realtà. La cultura scientifica, uni- ta alla fede, mi obbliga a riflettere su quanto sta ac- cadendo. Siamo tutti figli di Dio: Egli ci dà la possi- bilità di dominare il crea- to, ma non di distruggerlo. Invece, stiamo rovinando il piano divino. Leggo Missioni Consola- ta da mia nonna: le rubo la rivista, anche perché lei si rifiuta di leggerla e minac- cia di disdire l’abbona- mento. Ho notato un ina- sprirsi della vis polemica contro la vostra linea edi- toriale, che io condivido. Non mollate! Il vero cristiano ha la misericordia in cuore, è a- perto di spirito, ma neces- sita sempre di stimoli per cogliere la verità. Una pro- messa: se la nonna strac- cerà l’abbonamento, il mio ragazzo ed io prende- remo il suo posto! Daniela (via e-mail) Daniela, convinci la nonna a leggere la rivista e... «voi due» abbonatevi (bastano 22 euro). Mis- sioni Consolata è «la rivi- sta missionaria della fa- miglia»; ma è tale, se vie- ne letta da nonni e nipoti, genitori e figli, pur con i- dee diverse. E guai se non ci fossero! Nel caso con- trario, i lettori sarebbero «già tutti allineati». Allo- ra, addio pluralismo! E la rivista sarebbe inutile. Il diario del Vertice di Johannesburg è stato cu- rato da padre Rocco Marra, missionario in Su- dafrica, ed è apparso su www.missioniconsolata.it , il sito della rivista. LaMoleantonelliana «violentata» Cari missionari, i miei 72 anni non mi per- mettono di essere superfi- ciale. Vi esprimo un grazie e tanta stima. Poiché voi, missionari, siete anche uomini, potete accettare un consiglio: quando trattate i diritti u- mani, riflettete bene prima di scrivere. Ci vuole rispet- to pure per il corpo (che è «tempio»), specie se si ac- cenna al sesso femminile. N DR : l’autrice allude al te- ma «scabroso» dell’infibu- lazione (cfr. Missioni Con- solata , maggio 2002). Nessuno di noi si presen- terebbe in Piazza Duomo in bichini o con il cappot- to sulla spiaggia. Ogni co- sa va fatta bene, secondo il tempo e il luogo. Affronto pure il tema «discariche». È un proble- ma grande e attuale, spe- cie nelle grandi città. Ne sappiamo qualcosa mio marito ed io, che lavoria- mo nei servizi ambientali. Tutti i giorni siamo som- mersi dalle «monnezze» di Milano. Ma, chissà perché, Mis- sioni Consolata di settem- bre ha «violentato» la Mo- le antonelliana... con una massa di rifiuti. La colpa è dell’uomo... Io, al posto della Mole (sommersa da rifiuti), avrei messo un in- dividuo nudo, con la bar- ba lunga che lo copre e un pancione pieno di ogni ben di Dio (il ricco epulo- ne del 2002); e gli avrei af- fiancato un piccolo indivi- duo, magro come uno spa- ventapasseri, con in mano un bicchiere di plastica, che chiede l’elemosina... Occorre un’educazione a monte delle persone: in famiglia, nelle scuole, ne- gli ambienti civili e religio- si; se necessario, con car- telloni «non imbrattare», «non sputare», «non be- stemmiare»... (come ai tempi del Duce). In Germania, oltre 20 anni fa, mi colpirono le strade pulite: i tedeschi ri- ciclavano (già allora) i ri- fiuti. Inoltre mi stupirono i quaderni degli scolari, dove si leggeva pure: «Non compriamo la fetti- na di vitello, ma continuia- mo a mangiare carne di maiale! I vitelli alleviamoli per gli italiani, abituati a spendere i loro pochi soldi in modo diverso da noi». Altri consigli: a scuola sostituire le «merendine» con un frutto; non usare sacchetti di plastica per la spesa, ma di stoffa; esigere bottiglie di vetro per l’ac- qua minerale... Coraggio, amici, e unia- moci in queste lotte! I vantaggi si vedranno do- mani. Se questa lettera, non è degna di pubblica- zione, leggetela almeno a tavola. Forse servirà per un commento o una risata. Cherubina Lorusso Milano L’idea della Mole anto- nelliana, «violentata» da rifiuti, è della P ROVINCIA DI T ORINO per stimolare, con un’immagine ad ef- fetto, la riduzione delle discariche e incoraggiare la raccolta differenziata. Compare anche la do- manda: «Secondo voi, cosa manca a questa pub- blicità per essere perfet- ta?». Forse mancano pro- prio «un epulone» e «tanti lazzaro» spaventa- passeri. Infibulazione e dirittiumani Spettabile redazione, chiarisco quanto ho detto sull’infibulazione ( Missio- ni Consolata , maggio 2002). La rabbia ci porta a ri- spondere che «l’infibula- zione è affare nostro», specie quando l’occidente si avvale del potere o dirit- to di togliere usi e costumi di altri popoli. È risaputo inoltre che il mondo occi- dentale, ricco e opulento, non ha fatto quasi niente per aiutare i popoli a risol- vere i problemi più gravi: povertà, sanità, scuola... L’occidente tira fuori in ogni occasione l’infibula- zione, chiedendo la sua a- bolizione. Non sarà l’en- nesimo pretesto per lavar- si la coscienza di fronte a quanto non ha fatto e con- tinua a non fare al cospet- to delle gravi condizioni e- conomiche dei popoli? Si può non condividere
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