Missioni Consolata - Dicembre 2002
IL «SALGARI» DELLA MISSIONE MISSIONI CONSOLATA 49 DICEMBRE 2002 «LA PARTENZA» grandi attori interpretano Giuseppe Allamano L a prima riunione è in Corso Ferrucci 14, Torino, nella ca- sa madre dei missionari della Consolata: quasi due anni fa. I padri Francesco Bernardi eGia- como Mazzotti parlano con entu- siasmo di Giuseppe Allamano, ed io ascolto le prime informazioni con la curiosità di chi si addentra in un mondo sconosciuto. «Deve scattare qualcosa “dentro”. Occorre trovare un’idea» ripeto meccanicamente ai due missionari, senza sapere ancora da che parte parare. Li lascio con un borsone zeppo di libri e... tanta con- fusione mentale. Dopo giorni di decantazione, leg- go, annoto, sottolineo: e (sorpresa!) scatta quel «qualcosa». Inizio ad in- travvedere un percorso, una strada. Sono di fronte ad una storia, una bella storia, unica e particolarissima. I missionari della Consolata, tra l’altro, vantano una grande tradizio- ne nel settore dell’immagine. Molti sono i programmi televisivi, i docu- mentari realizzati: alcuni preziosis- simi anche per il periodo storico in cui sono stati realizzati. Per questa ragione s’impone una scelta: sviluppare un progetto su u- na personalità forte , con caratteri- stiche mai sovrapponibili a quanto è già stato fatto. Che sfida! G iuseppe Allamano inizia a sbalordirmi, ad occupare i miei pensieri. Ne parlo con tutti. Alcune notti lo sogno. Mi colpisce il carattere mite, ma con idee chiare. Una persona che ri- specchia le caratteristiche della sua terra, Castelnuovo (AT), dove nasce nel 1851. Un uomo «con i piedi per Come esprimere le emozioni dopo una ricerca appassionante, tesa a far conoscere un grande uomo? «Io conoscevo poco Giuseppe Allamano: fra i “santi sociali” del Piemonte, egli mi era apparso solo un “silenzioso”. E per molti torinesi Allamano è soprattutto “un corso”. Sì, avete capito bene: un corso, che collega Torino a Grugliasco. Ma è possibile?». È l’interrogativo provocatorio di Paolo Damosso, regista del film «La partenza». Il protagonista? Lui, ovviamente: il beato Giuseppe Allamano, fondatore dei missionari e delle missionarie della Consolata. testi di Paolo Damosso (*) foto di Eugenio Ferrari
RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=