Missioni Consolata - Dicembre 2002

membri autorevoli della sua ammi- nistrazione sono ampiamente coin- volti. La « guerra infinita » che Bush ha garantito al mondo, non è però so- lo l’ennesimo stratagemma per co- prire difficoltà di politica interna e per tentare di risollevare l’econo- mia americana da una ormai croni- ca recessione. Non è un caso che due degli « sta- ti canaglia » nel mirino degli Usa, Iraq e Iran (bollati da Bush nel suo discorso del 29 gennaio scorso sul- lo «stato dell’Unione», come «asse del male») siano anche importanti paesi produttori di petrolio. Si diceva una volta che chi con- trolla il Golfo, controlla il mondo. Oggi, il dominio delle risorse ener- getiche dell’Asia Centrale, che con quelle del Medio Oriente rappre- sentano circa i due terzi delle risor- se del nostro pianeta, è un obietti- vo imprescindibile per chi come gli Usa vogliono che il XXI secolo sia ancora un secolo americano . Per un paese che aspira alla «dit- tatura globale», l’intervento in Af- ghanistan era perciò necessario, non solo per insediare un fedelissi- mo come Karzai al governo del pae- se, ma soprattutto per piazzare per la prima volta alcune basi militari nelle repubbliche ex-sovietiche del- l’Asia Centrale che, oltre ad essere una spina nel fianco di Iran e Cina, potrebbero diventare utilissime per un attacco all’Iraq, nel caso proba- bile di un rifiuto di paesi arabi ami- 37 DICEMBRE 2002 CONSOLATA MI SS IONI Rifugio di Al-amiriya: il 2 febbraio 1991 fu centrato da due missili. onne e bambini. Lo squarcio nel tetto del rifugio. (continua a pagina 40)

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