Missioni Consolata - Ottobre/Novembre 2002

MISSIONI CONSOLATA 90 OTT/NOV. 2002 SPECIALE KENYA drie. Battaglia anche tra pokot e turkana con oltre 30 vit- time. La prolungata siccità ha esasperato gli animi. marzo 2001: via i dipendenti pubblici Il governo Moi fatica a rispettare il programma di ristrut- turazione (cioè di licenziamenti) delle strutture pubbliche. Nel 2000 erano stati mandati a casa 25.000 impiegati. Entro il 2002 dovrebbero esserne licenziati altri 40.000. aprile-luglio 2001: la censura di Moi La polizia chiude la radiotelevisione privata «Citizen». A- veva aperto due anni fa e si era distinta per l’opposizione al governo. In luglio vengono incarcerati Asema Muyo- ma e David Matende, editore e redattore del settimanale «Weekly Citizen». Sono accusati di aver diffuso notizie al- larmistiche attraverso un articolo in cui si accusavano fun- zionari di polizia di aver partecipato a incidenti di matri- ce politica a Nairobi. 14 agosto 2001: respinta legge anticorruzione Il parlamento respinge la legge anticorruzione. La ap- provazione della legge era considerata, dal Fmi, una con- dizione per la ripresa degli aiuti internazionali, interrotti da un anno. Il Kenya è, da anni, classificato ai primi po- sti tra i paesi più corrotti. Nel 2001 in questa poco ambi- ta classifica era preceduto soltanto da Bangladesh, Nige- ria, Uganda e Indonesia. 12 ottobre 2001: musulmani contro gli Usa Migliaia di musulmani protestano a Nairobi contro gli at- tacchi americani all’Afghanistan nonostante la polizia ab- bia vietato le manifestazioni. 4-5 dicembre 2001: gli «affitti» della baraccopoli Avvengono scontri a Kibera (Nairobi), una delle baracco- poli più grandi d’Africa (si parla di 700 mila abitanti), a causa delle proteste per gli «affitti» troppo alti: si contano almeno 18 morti e migliaia di persone in fuga. Il proble- ma nasce dal fatto che i proprietari della terra pretendo- no un affitto per le baracche... giugno 2002: rinviate le elezioni? Daniel Arap Moi e il suo partito vogliono rinviare le ele- zioni, previste per dicembre, adducendo come giustifica- zione che non c’è tempo sufficiente per approvare la nuo- va costituzione, attualmente in fase di elaborazione. Per le opposizioni si tratta di un ennesimo espediente per prolungare ancora il mandato di Moi (presidente dal 1978) e del Kanu (al potere dal lontanissimo 1963). 6 agosto 2002: Moi non molla Il presidente Arap Moi «sceglie» il suo successore: Uhuru Kenyatta, 41 anni. Mentre anche all’interno del Kanu si levano proteste, George Saitoti, attuale vicepresidente, lancia una propria iniziativa politica. 13 agosto 2002: lotta per la successione Il ministro dell’ambiente, Joseph Kamotho, viene rimos- so per aver criticato la decisione di Moi di candidare Uhu- ru Kenyatta alla presidenza senza una consultazione in- terna (sul tipo delle «primarie») al Kanu. 14 agosto 2002: «Decidano gli elettori» L’arcivescovo di Mombasa, monsignor John Njenga, in- terviene nel dibattito politico per auspicare che il nuovo presidente venga scelto dagli elettori kenyani e non da Moi. 23 agosto 2002: elezioni a dicembre Le elezioni generali si terranno a dicembre, indipenden- temente dall’approvazione della nuova costituzione. Pa.Mo. Fonti: Atlante Imc, Sulle vie dei popoli , Torino 1993; Aa.Vv., Guida del mondo. Il mondo visto dal Sud , Emi, Bologna 2002; Nigrizia (a cura di), Un anno con l’Africa , Emi, Bologna 2002; archivio Mi- sna ( www.misna.org ) . Likoni (Mombasa), agosto 1997: a causa degli scontri, più di mille persone si rifugiano dai missionari della Consolata. IL KENYA SENZA MOI? Un momento dell’assemblea dei delegati del Kanu, il partito al potere dal 1963.

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