Missioni Consolata - Ottobre/Novembre 2002

MISSIONI CONSOLATA 88 OTT/NOV. 2002 SPECIALE KENYA 800-1400: la costa Arabi e persiani creano città costiere: Malindi, Mombasa, Ghedi e altri centri di cultura islamica e di economia mer- cantile. 1498: i portoghesi Vasco da Gama e i portoghesi trasformano Malindi in u- na base di appoggio delle navi dirette verso l’India. 1500: migrazioni Iniziano migrazioni di popoli bantu (kikuyu e altre etnie) che occupano a poco a poco le aree intorno al monte Kenya, scacciandone i primitivi abitanti (pigmei e altri). 1600-1792: Mombasa Per quasi 200 anni i lusitani si stabiliscono nella città co- stiera di Mombasa. 1890: tedeschi e inglesi La presenza europea è una conseguenza della Conferenza di Berlino (1885) e del successivo accordo anglo-tedesco che definisce le rispettive sfere d’influenza nell’area: ai te- deschi il Tanganyika, agli inglesi il Kenya e l’Uganda. 1896-1901: ferrovia Si costruisce la ferrovia Mombasa-Kampala, che favori- sce le comunicazioni e le esplorazioni nell’interno. 1900: occupazione delle terre Le terre lungo la linea ferroviaria vengono occupate da coloni europei, cosicché dei quasi 5 mila kmq di terre fer- tili, 4.200 appartengono a 5 mila europei, mentre un mi- lione di kikuyu (una delle etnie originarie) occupano me- no di 1.000 kmq, senza che vi sia alcun indennizzo o com- pensazione per questo sfruttamento. 1920: masai e kikuyu Popolazioni masai (pastori d’origine nilotica) e kikuyu si costituiscono in associazione per rivendicare i loro diritti, soprattutto contro la riduzione dei territori delle riserve, l’aumento delle tasse indigene e il taglio dei salari nelle piantagioni di caffè, sisal e granoturco. 1945-1946: il Kau e Jomo Kenyatta Sorge, come partito politico riconosciuto, il «Kenya afri- can union» (Kau). Dopo 15 anni in Europa, rientra in Kenya Jomo Kenyatta (kikuyu), che viene eletto presi- dente del Kau. Inizia la lotta per il raggiungimento del- l’autogoverno e per i diritti sociali. 1947: il movimento dei «Mau Mau» Parallelo al partito legale sorge un movimento clandesti- no, rivoluzionario e culturale denominato «Mau Mau». 1952: repressione coloniale La rivolta cruenta dei Mau Mau contro i coloni bianchi se- mina terrore e morte. In risposta all’escalation di attenta- ti ad opera del movimento, l’amministrazione coloniale imprigiona migliaia di kikuyu in campi di concentramen- to. Anche Jomo Kenyatta è imprigionato (1953-1961), in quanto sospettato di far parte dei Mau Mau. 1960: arriva il Kanu Dopo anni di brutale repressione e stragi indiscriminate da parte dei governi coloniali, la Kau può tornare alla le- galità, con il nome di Kanu (Unione nazionale africana del Kenya, che raggruppa kikuyu e luo). Sorge anche un se- condo partito, il «Kenya african democratic union» (Ka- du), orientato verso uno stato di tipo federale. 1963: arriva l’indipendenza Il 12 dicembre viene proclamata l’indipendenza («Uhu- ru») del Kenya, che entra nel Commonwealth britanni- co. Kenyatta è eletto primo ministro; «Harambee», «ti- riamo insieme», è il nome del programma per costruire il paese. 1964: Kenyatta presidente Il 12 dicembre Kenyatta viene eletto primo presidente, sconfiggendo Tom Mboya, di formazione cattolica, e Ja- ramogi Oginga Odinga, marxista. DAL REGNO DI MALINDI ALLA DITTATURA DI DANIEL ARAP MOI Cronologia essenziale Nairobi 1963: Jomo Kenyatta e i membri del governo salutano il duca di Edimburgo. IL KENYA TRA ARABI E PORTOGHESI IL KENYA DEGLI INGLESI IL KENYA DI JOMO KENYATTA

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