Missioni Consolata - Ottobre/Novembre 2002

I giovani e i pellegrini che in que- st’anno centenario del nostro ar- rivo in Kenya hanno visitato la «culla» delle missioni della Consola- ta, a Tuthu, avranno certamente so- stato presso un tempietto, isolato nella radura: è il luogo esatto dove, il 29 giugno 1902, fu celebrata la pri- ma messa in territorio kikuyu . Quel monumento, modesto e prezioso ad un tempo, fu progettato e realizzato da padre Giuseppe Richetti. Tra le molteplici attività della sua vita mis- sionaria, era anche attento alle pic- cole cose, ai «segni» capaci di susci- tare emozioni e interrogativi. Ricordandolo oggi, a quasi 10 an- ni dalla sua scomparsa improvvisa, l’immagine che di lui è rimasta più impressa è quella di un uomo «tut- tofare», dall’instancabile e variegata attività. Per lui, esseremissionario si- gnificava affrontare la realtà con ge- nerosa dedizione e sguardo intelli- gente, per rispondere ai bisogni, pre- venire le attese, inventare soluzioni. Se la parola non fosse un po’ abusa- ta, si potrebbe dire che fu «un pro- feta»: non arrabbiato o scostante, ma buono, sensibile e... furbo! L’Africa l’aveva nel sangue e, pri- ma di raggiungerla, dopo l’ordina- zione sacerdotale, aveva dovuto a- spettare «impazientemente» oltre 10 anni in Italia e Spagna. Le idee sulla missione le aveva chiare, anche per- ché aveva operato una scelta convin- ta, lasciando il seminario diocesano di Modena per entrare tra i missio- nari della Consolata. Ma i superiori volevano prima ap- profittare delle molteplici doti di un giovane prete, pieno di entusiasmo e voglia di fare, brillante nell’insegna- mento, trascinatore nell’animazione missionaria, capace di maneggiare senza problemi soldi e bilanci. An- che se lui, il chiodo lo ribatteva con- tinuamente, insistendo con richieste accorate per la partenza, convinto che se questa fosse stata ancora dila- zionata, avrebbe inferto «un colpo mortale al suo entusiasmo missiona- rio». Finalmente, nel 1968, poteva rag- giungere il Kenya, convinto che quel- lo sarebbe stato il luogo definitivo dei suoi giorni, che nessuno gli a- vrebbe mai strappato via; nemmeno i superiori che, dopo aver tentato di proporgli un’eventuale destinazione, come economo negli Stati Uniti, si sentirono rispondere: «Non mi sen- to più di lasciare questa vita per in- traprendere un lavoro in gran parte sconosciuto e che, nel poco che co- LA RICCHEZZA DI MOLTI DONI Padre Giuseppe Richetti (1933-1993) MISSIONI CONSOLATA 72 OTT/NOV. 2002 SPECIALE KENYA Tuthu: il famoso tempietto, ideato da p. Giuseppe Richetti, che ricorda la prima eucaristia, celebrata 100 anni fa dai missionari della Consolata.

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