Missioni Consolata - Ottobre/Novembre 2002

cevute, si poteva celebrare la ceri- monia finale, detta «festa del riso», e la sposa veniva consegnata definiti- vamente al legittimo marito. ATTENZIONE AI SERPENTI! I luo credono nell’esistenza di un essere supremo, creatore delmondo, chiamato Nyasaye o Nyasi . Il termine non è originale, ma desunto da etnie bantu. Accanto all'ente supremo vi è pure la figura di Chieng (sole). È compitodegli anziani del clanprega- re Dio per implorare aiuto e pioggia, con la mediazione degli antenati. I luo tradizionali hanno un rispet- to sacro per i serpenti. Quando li in- contranoper strada o sul lavoro, pre- feriscono allontanarsi senza distur- barli. Se ne scoprono uno nella capanna, lo spingono fuori con deli- catezza, pensando si tratti della rein- carnazione di un antenato, venuto ad assicurarsi che le cose funzionino an- cora bene nella sua antica dimora. I luo credono alla presenza degli spiriti ( juogi ), che possono imposses- sarsi di una persona, conferendole poteri di guarigione. Di solito sono gli stregoni o mediconi ( ajuoga ), i quali hanno buone nozioni di erbo- risteria e riescono a curare malattie; ma la storia degli spiriti rafforza la credibilità nel loro mestiere. Altra persona sacra, o quasi, è il ja- bilo : sacerdote, indovino emagodel- la pioggia insieme; una volta predi- ceva e augurava il buon esito delle battaglie e compiva riti magici sui guerrieri perché salvassero la pelle. AUGURI E FIGLI MASCHI Nascita, matrimonio e funerali so- no celebrati con fastose cerimonie. La venuta al mondo del primogeni- to, soprattuttomaschio, è salutata da tutto il clan con gioia particolare e so- lenni festeggiamenti. Anche se è fem- mina, la baldoria è assicurata. La nascita di gemelli, invece, era considerata infausta e presso alcuni gruppi essi venivano soffocati. I funerali luo, specie quelli del ruoth (capo), rivestono un significa- to comunitario impressionante. La morte viene celebrata con lamenti, canti e danze. Tutti i parenti, anche i più remoti, così pure amici e cono- scenti, devono radunarsi nel pacho del morto e partecipare al lutto. Chi succederà al capofamiglia de- funto deve far di tutto per trattare gli ospiti con onore: birra e cibo non de- vonomancare per nessuno, se non si vuole fare una figura meschina. An- che dopo l'inumazione le celebra- zioni possono continuare per giorni e settimane, con enorme dispendio di patrimonio. Il capofamiglia viene sepolto nel pacho , di fronte alla capanna della prima moglie. Se è la prima moglie a morire, essa viene sepolta di fronte alla capanna del marito. Nei funerali è facile incontrare uo- mini bardati con sfarzosi paluda- menti, spingere un bue altrettanto ornato a festa: questo verrà sacrifi- cato a beneficio dei partecipanti e in onore del trapassato, per accapar- rarsi la sua futura protezione come antenato. Cerimonie e paludamenti, indos- sati dai dignitari anche in occasione di cerimonie ufficiali, richiamano le usanze dell’antico Egitto: non per nulla, un tempo, i luo venivano chia- mati «i faraoni del Kenya». MISSIONI CONSOLATA 70 OTT/NOV. 2002 SPECIALE KENYA L’abu: tipico strumento musicale di corno di bue.

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