Missioni Consolata - Ottobre/Novembre 2002
to entrare ed è ucciso. Con tale sacrificio il matrimonio è validamente ratificato, anche se la cerimonia è appena iniziata. Seguo- no riti complicati per la divisione della carne del bue; quindi gli anzia- ni avviano una litania di benedizioni sul padre della sposa, deponendo burro sulla sua testa. Per tutto il giorno si compiono al- tri riti e il mattino la sposa deve re- carsi a piedi fino al villaggio dello sposo. Il viaggio, spesso lungo e pe- noso per la donna appena circonci- sa, termina alla manyatta (capanna) dello sposo; vi entra passando tra due file di anziani che benedicono la nuova coppia. Nella nuova ca- panna essa accende il fuoco nuovo, che deve scaturire da due bastonci- ni sfregati: il fuoco non dovrà mai spegnersi finché la nuova famiglia si trasferirà altrove. MONDO DEL SACRO Fulcro delle credenze religiose, at- torno a cui ruotano preghiere, sa- crifici e la stessa vita, è Nkai, Dio buono e severo contemporanea- mente. Al di sotto di lui c’è una se- rie di spiriti custodi, posseduti da o- gni cosa e persona. Il termine nkai serve per indicare anche il cielo e la pioggia; ma il con- cetto che i samburu hanno della di- vinità è molto chiaro: Dio è unico, onnipotente, onnipresente, provvi- do, ecc. In generale, gli attributi lo descrivono come essere maschile; ma alcuni lo descrivono come ente femminile, quando, per esempio, lo si prega perché sorregga l'uomo, co- me una mamma sostiene i suoi bim- bi. Anche se gli attribuiscono forme antropomorfiche, i samburu rifug-
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