Missioni Consolata - Ottobre/Novembre 2002

D opo Meru, arriva Marsabit. Questa «diocesi del deserto», nel nord del Kenya, nacque dalla stima di Paolo VI per il vesco- vo Carlo Cavallera e crebbe in fret- ta, grazie alla dedizione sconfinata di una trentina di missionari e suore, con un piccolo gruppo di coopera- tori laici. SASSI E SERPENTI Niente giustificava, il 4 novembre 1964, l’erezione di una nuova dioce- si in un territorio arido, poco popo- lato da pastori nomadi. Fino al 1963 il governo vi permetteva a stento la residenza agli europei. Ma era un so- gno antico che si realizzava, risalen- te addirittura a monsignor Filippo Perlo, quando nel 1902 pensava già all’evangelizzazione dei masai . Un contatto con il nord, i missio- nari della Consolata l’avevano avuto nel 1914 quando, con una sfortuna- ta spedizione guidata da padre An- gelo Dal Canton, tentarono di pene- trare in Etiopia. Rispediti indietro, rimasero aMoyale per tre anni (in at- tesa del permesso di tornare a Nye- ri) e ne approfittarono per un apo- stolato spicciolo. Un’altra occasione persa la si ebbe nel 1925, quando, per mancanza di mezzi e personale, i MARSABIT (e non solo) fra i nomadi e in altri contesti la missione FRA LE ROSE DEL DESERTO È quasi l’ultima tappa di un «andare sempre più in là», fino agli estremi confini del Kenya. Il piccolo seme è diventato un albero dai molti frutti. Alcuni, anche rossi di sangue... Padre Carlo Andrione, il primo missionario in azione nel deserto di Marsabit, fra arbusti di rose, ciuffi d’erba e qualche zebra. Pagina accanto: samburu verso l’ospedale di Wamba.

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