Missioni Consolata - Ottobre/Novembre 2002

NELLA LEGGENDA... DA VIVO Quando a Tuthu, nel 1902, av- venne il primo incontro fra il capo Karuri e il missionario, il kikuyu era all'apice della sua fama. Ricchissimo di terre e bestiame, di figli e mogli (ne avrebbe accasato almeno 50!), Karuri era il «re» più temuto dagli al- tri capi e il più rispettato dalla po- polazione. Intelligenza e forza, am- bizione e volontà gli avevano spia- nato la strada verso una eccezionale ascesa sociopolitica. Come se non bastasse, vantava una storia perso- nale, che lo proiettò nella leggenda ancora vivo. Karuri sarebbe stato gravemente ammalato. Secondo il costume lo- cale, fu confinato nella brughiera e, quando sembròmorto, abbandona- to in pasto alle iene. Ma qualcuno lo riportò a casa e guarì. L'evento fu il trampolino di lancio verso il succes- so. Era evidente, infatti, che questo uomo, vincitore della morte, avreb- be operato grandi cose. Per spiegare il fatto si ricorreva al mito della «doppia origine». Sareb- bero esistiti «due» Karuri: il primo, quello umano, morto nella foresta... per lasciare posto al secondo, di provenienza divina. L’idea era così radicata che qualcuno, dopo avere perlustrato la cappella dei missiona- ri, «vista la madre e il figlio di Dio», avrebbe domandato: «Karuri dov’è?». Come se la chiesa, la casa di Dio, dovesse essere la naturale di- mora del capo. UNA FIGURA COMPLESSA Karuri fu anche un mundu-mugo, «facitore della pioggia». Si sarebbe pure dato alla divinazione. «I suoi responsi sono i più stimati. Egli è ri- chiesto soprattutto quando si am- mala un capo, e ci va con solennità. Però egli, più furbo, quando non sta bene, viene da noi (missionari), per- ché ha ormai provato che le nostre medicine, specie se purganti, l’effet- to lo producono con sicurezza». Commentando la morte di un ra- gazzo, avvenuta nonostante il sacri- ficio ufficiato da un mundu-mugo , Karuri esclamò: «Quanto sono igno- ranti i kikuyu!... Correte a fare la ca- bala dallo stregone, e intanto la gen- temuore. Non sapete che, prima dei sacrifici dei montoni agli spiriti, bi- tra luci e ombre SPERANZE ECCO IL RE. EVVIVA IL RE! Il tormentato cammino di Karuri verso il battesimo. Ma che fare delle 50 mogli? E la conversione fu libera? Il valore determinante del bene. sognano le medicine? E per dare le medicine adatte soltanto il patri e le suore non sbagliano». ATuthu pioveva troppo e lemes- si marcivano sui campi. Karuri, ar- rabbiato con i «facitori della piog- gia» per non essere stati capaci di arrestarla, li radunò tutti, «e ora so- no là, legati al collo, che si sforzano coi loro gesti a far cessare la piog- gia... Se non ce la faranno, staranno lì. E quanti colpi di kiboko si sono già presi!... Di notte si ritirano nel- la capanna; però sono proibiti di ac- cendere il fuoco per scaldarsi». Un simile comportamento, con- traddittorio, lasciava trasparire una complessa personalità, capace di esulare dal canone della tradizione. Per il missionario era di buon au- spicio. MISSIONI CONSOLATA 26 OTT/NOV. 2002 SPECIALE KENYA

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