Missioni Consolata - Ottobre/Novembre 2002
«MA NOI NON SIAMO COME LORO» Uno scozzese che rapava le donne, e non solo. I bianchi che comandavano e i neri che obbedivano, e non solo. Mentre i missionari ne risentivano negativamente. blico scherno, dopo averla rapata a zero, legata ad un albero e, magari, fucilata. L’esperienza con quell’eu- ropeo rese i kikuyu molto circo- spetti: ogni bianco era un possibile Boyes. I missionari della Consolata su- birono in modo negativo l’accosta- mento all’avventuriero. «In qualche villaggio - scrissero - trovammo un po’ di diffidenza, e la causa è que- sta: circa un anno fa venne qui un certo Boyes. L’arrivo dei bianchi in questi luoghi fu da qualcuno cre- duto un ritorno di Boyes e dei suoi metodi». A Nyeri, fino al 1907, gli anziani si domandavano chi fosse il patri (padre) e rispondevano: «È un in- diano che viene a vendere cotonate o un forestiero che compra ragaz- ze». Bastava addentrarsi nei villag- gi per cogliere la diffidenza. CAROVANE, TASSE, MACCHINE I britannici «pacificarono» la co- lonia del Kenya dal 1899 al 1902. Per salvaguardare l’occupazione, le truppemilitari si spostavano da una regione all’altra conti- nuamente; gli sposta- menti erano affiancati L’INIZIO colonialisti, missionari e kikuyu IL RICORDO NEFASTO DI BOYES Gli europei che, dal 1895 e con vari intenti, misero piede nel Kenya dei kikuyu lasciarono negli abitan- ti un ricordo ostile. Lo confermò il capo locale Karuri, che commentò il primo incontro con il bianco: «Ne ebbi paura. Credetti di vedere un dio e, appena a casa, prima di en- trare nel villaggio, presi un monto- ne per farne un sacrificio a quel dio bianco, affinché non mi seguisse in casa mia» (cfr. «Fonti»). La figura che, all’inizio e più di ogni altra, riscosse una deplorevole nomea, fu J. Boyes. Questo scozze- se, accompagnato da 60 askari sen- za scrupoli, terrorizzò Tuthu e din- torni, al punto che la gente emigra- va in massa nell’eventualità di un suo insediamento nel villaggio. Era un commerciante e predato- re di bestiame, che fece strage di elefanti incamerando enormi quantità di avorio. Non risparmiò le donne; se qualcuna non gli andava a genio, la esponeva al pub- Padre Filippo Perlo in uno dei primi incontri con i kikuyu.
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