Missioni Consolata - Settembre 2002

MISSIONI CONSOLATA 7 SETTEMBRE 2002 L eggo su Missioni Consolata la corrispondenza dei lettori e trovo, in generale, odio per la globaliz- zazione e odio verso i nordamericani. La lingua è marchiata e si parla a vanvera!... Però, quando suc- cedono terremoti e distruzioni, è molto comodo ri- cevere coperte, medicine e alimenti. E se non ci fos- se chi li produce? Inoltre è troppo complicato ciò che tanti scrivono: si capisce poco! Benedetto Padre Pio che scriveva semplice e chiaro! Ed era di una intelli- genza straordinaria. Trovo che anche i preti e i mis- sionari siano complicati, anche se non tutti. Per fa- vore, scrivete più semplice! Ritengo, inoltre, che tan- te lettere contengano delle contraddizioni. Riguardo alla lettera, intitolata «I “puntini” sui musulmani» ( Missioni Consolata , aprile 2002 ), dico: lasciamoli stare i musulmani. Rispettiamoli, e non facciamo confronti con i cattolici (cattolici veri e non quelli solo di nome). I musulmani sono superbi e ignoranti, trattano malissimo le donne e sono falsi. Penso che Dio ab- bia voluto far nascere Gesù da Maria, proprio per fa- re rispettare le donne, mentre i musulmani le sfre- giano... E quelle maestre che levano il crocifisso dal- le scuole... sono state soggiogate dai musulmani; oppure li hanno sposati e, quindi, devono obbedire. Che tornino a casa loro! Fuori del loro ambiente, rovinano solo il mondo. Sono crudeli, tagliano le ma- ni ai ladri, e chi le taglia chi sa quanto egli stesso ha rubato! Se si può, aiutiamo i musulmani a capire; al- trimenti, che vadano a farsi benedire! Pregano più di noi? Non vale nulla, se non diventano più umani. Anni fa un musulmano, vicino di casa, cercò di in- segnarmi la sua religione e convincermi delle sue i- dee. Tra l’altro mi domandò: «Come può Gesù esse- re figlio di Dio... se questi non ha moglie?». Rispo- si: «Dio ha creato il mondo e tutti noi, e può certo aver fatto nascere Gesù Cristo da Maria». Grazie a Dio, se n’è andato via! M ARIA C. - M ONTREAL (C ANADA ) ❐ Odio verso la globalizzazione e i nordamericani? No, bensì «critica costruttiva», anche verso i sistemi poli- tico-culturali degli africani, dei sudamericani, degli a- siatici, degli australiani. ❐ A proposito di contraddizioni... Come si possono ri- spettare i musulmani se si giudicano superbi, ignoran- ti, falsi, crudeli? ❐ Che restino a casa loro! Impossibile. Nessun popolo l’ha fatto. Quanti emigrati italiani vivono in Canada? ❐ Maestre soggiogate? Forse. L’intimidazione psico- religiosa lede la dignità della persona. ❐ Articoli e lettere con un linguaggio più comprensi- bile? D’accordo al 100 per cento. I nostri lettori e col- laboratori sono avvisati. A tutti grazie! Sulla globalizzazione e sul rapporto cristiani-mu- sulmani (e non solo), è significativo quanto ci ha scritto il vescovo di Treviso P AOLO M AGNANI . «È nata la proposta di sensibilizzare la nostra chie- sa diocesana anche attorno alle nuove sfide della globalizzazione, compresa quella del dialogo inter- religioso e dell’annuncio di Cristo ai musulmani... Abbiamo maturato una nuova consapevolezza delle relazioni tra musulmani e cristiani e sul significato del terrorismo e di ogni violenza. Abbiamo fatto un incontro con loro, confrontandoci soprattutto nel dialogo e nella preghiera. L’arrivo tra noi di immigrati da diverse parti del mondo ci avvia a nuove relazioni umane e religiose, da coltivare e da tradurre nello stile della prossimità verso gli emarginati e gli esclusi». L’opinione di un’immigrata italiana e di un vescovo «I MUSULMANI? CHE TORNINO A CASA LORO!»

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