Missioni Consolata - Settembre 2002

47 SETTEMBRE 2002 CONSOLATA MI SS IONI duti al minuto; il ricavato viene di- viso in varie parti: una serve a co- prire le spese di gestione (paga del mugnaio, benzina, manutenzione) e comperare altromateriale e allarga- re il commercio; ciò che resta serve permantenere le rispettive famiglie. La restituzione, però, non ritorna allamissione, ma la somma viene af- fidata a un altro gruppo di mamme, interessate a tale iniziativa. «Ne è nata una specie di catena di sant’An- tonio - sorride suor Luciana - di cui si occupa l’assistente sociale, re- sponsabile della gestione dei fondi, prestiti e problemi connessi. Il pro- getto sta contagiando altri villaggi e, senza fare miracoli, aiuta tante fa- miglie a sbarcare il lunario». Un’altra iniziativa a favore delle donne sono i prestiti per affittare terreni da coltivare. Non pensate a cifre astronomiche, ma a sommette di 20-30 euro, con cui esse prendo- no in concessione un pezzo di terra e vi coltivano ciò che vogliono, fino al giorno in cui il padrone del suolo non restituisce la somma ricevuta. ULTIMO PROGETTO? Aiutati dalle suore, Vincenzo e Luigi, due giovani del posto, hanno frequentato un corso di allevamen- to per sei mesi. Imparato il mestie- re, hanno pensato di mettersi inpro- prio. Si sono procurati una vecchia incubatrice; ma dove trovare i soldi per comperare le gabbie per i pulci- ni, rete per il recinto e altri stru- menti necessari alla loro attività? Naturalmente sono ricorsi a suor Luciana. Il progetto non è affatto fa- raonico, ma intanto bisogna scrive- re al gruppo di appoggio di Monte- granaro che prendano a cuore il progetto, vigilare perché i due gio- vani si dimostrino seri e responsa- bili, rendere conto ai benefattori sull’andamento dell’«azienda». «L’azienda è avviata e promette bene. Ma questo è l’ultimo proget- to in cui mi coinvolgo» afferma la suora con un sorriso che smentisce il suo proposito. Di fatto, suor Luciana è, prima di tutto, maestra del noviziato della sua congregazione; una responsabi- lità che assorbe tutto il tempo ed energie: spende molti fine-settima- na a Lomé, per incontrare le ragaz- ze che hanno mezza idea di farsi suore, spiegare loro il senso della vi- ta cristiana, studiare le loro attitudi- ni alla vita religiosa e discernere i se- gni di vera vocazione. Negli altri giorni deve seguire la formazione di novizie e postulanti. Quest’anno sono sette le ragazze entrate nell’anno di noviziato e non le lascerannomolto spazio per il so- ciale. È quindi del tutto comprensi- bile il suo proposito. Ma essa stessa confessa che, al primo nuovo caso pietoso, non sarà capace di dire di no. E poi, ogni nuovo progetto è un’occasione per coinvolgere anche le novizie ed educarle ad amare «i più poveri tra i poveri».

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