Missioni Consolata - Settembre 2002
42 APRILE 1998 CONSOLATA MI SS IONI 42 SETTEMBRE 2002 CONSOLATA MI SS IONI Vodoun: religione tradizionale del Togo G li europei li chiamano feticci; i locali tolegba (spirito del paese); è una testa di terra, con occhi spalancati, piantata al suolo. Impossibile non notarli: sono posti ai crocicchi, all’entrata dei villaggi e nei luoghi più frequen- tati. A Fiata ce ne sono due a poca distanza: uno accanto alla strada, protegge il paese; l’altro nel mercato, sotto una pianta, aiuta la gente a fare buoni affari. Spesso ci si imbatte in tempietti, altarini, simulacri, or- namenti e altri feticci di vario genere e forma: tutti sim- boli del vodoun, la religione tradizionale praticata dalla maggioranza della popolazione del Togo e del Benin. «I n principio Mawu (Dio) viveva fra gli uomini - rac- conta un mito degli ewé -. Il cielo era così basso che lo si poteva toccare con la mano. Un giorno una donna sta- va cuocendo la polenta e, non potendo girare il mestolo perché il cielo era troppo vicino, s'indispettì e gettò la po- lenta contro il cielo. Mawu si arrabbiò e disse: “D'ora in poi non voglio più stare fra gli uomini!”. E tirò su anche il cie- lo». Mawu , il Dio creatore e trascendente, è inteso lontano e irraggiungibile, impassibile alle preghiere e vicende uma- ne: ma per compensare il suo allontanamento, affida la cu- ra della creazione a divinità minori: i vodoun . Il termine, infatti, nella lingua fon (Benin) significa «cosa misterio- sa, nascosta, sacra», tra le popolazioni togolesi «messag- gero del profondo». Tale parola sta a indicare, quindi, l'in- sieme delle forze da cui dipende l'uomo, nel bene e nel ma- le, e la religione che ne deriva. Nessuno sa quanti siano i vodoun ; i più informati dico- no che possono essere quasi duemila. I più antichi e im- portanti sono identificati con le forze della natura (ful- mine, vaiolo, mare, terra, fo- resta, animali, serpenti), al- tri si rifanno a personaggi storico-mitici e antenati; ne esistono di moderni, inven- tati per far fronte a potenze occulte (magia e violenza) e ottenere favori «immediati»: protezione, benessere o ma- ledizioni per i nemici. I vodoun cosmici e degli antenati hanno propri tem- pli e conventi, sacerdoti, sa- cerdotesse e adepti, ai quali vengono trasmessi i relativi poteri. Tale iniziazione dura tre anni: novizi e novizie ap- prendono tutto lo scibile e la saggezza religiosa ricevuta dagli antenati: storia, leggende, miti, erbe medicinali e ar- te divinatoria... una vera e propria enciclopedia orale. N ella natura e nella vita umana non si muove foglia che il vodoun non voglia. Esso, di per sé non è né buono né cattivo: tutto dipende dal comportamento dell’uomo. Perciò i fedeli, attraverso giochi divinatori, devono cono- scere il proprio destino e imparare come comportarsi e so- prattutto, mediante preghiere e danze, sacrifici animali e libagioni di olio di palma, offerte di farina di mais e altri doni di vario genere, devono convincere i vodoun a elargi- re favori e protezione. I vodoun, inoltre, sono «energie vitali» presenti dap- pertutto e che si concretizzano in diverse forme del regno animale, vegetale e minerale. Tale forza vitale può essere controllata, aumentata o diminuita mediante offerte e sa- crifici. Più le offerte sono abbondanti, più le divinità han- no forza e migliori sono le loro intenzioni; se esse dimi- nuiscono, i vodoun s’indeboliscono. NEL MONDO DEI GRI-GRI Per capire una cipolla bisogna sfogliarla. Così il vodoun: non esistono definizioni; per comprenderlo bisogna guardare le sue manifestazioni.
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