Missioni Consolata - Settembre 2002
lazioni settentrionali, da lui definite petits nordiques , si sentirono trascu- rate. E quando, nel 1963, rifiutò d’in- tegrare nell’esercito nazionale 600 soldati, quasi tutti kabyé del nord, re- duci dal servizio sotto la bandiera francese, il colonnello Eyadéma ne approfittò per fare un golpe militare: Olympio fu freddato mentre cercava di rifugiarsi nell’ambasciata america- na. Eyadéma rivendica ancora a sé ta- le assassinio, anche se altri dicono che sia stato un soldato francese a sparare al presidente. Eyadéma fu il primo a innescare la danza macabra di colpi di stato mili- tari che, in breve tempo, avrebbero consegnato tanti paesi africani a dit- tatori senza scrupoli come lui. Promosso generale dell’esercito, nel 1967 Eyadéma capeggiò un altro colpo di stato, incruento, e si auto- proclamò capo dello stato. IL DITTATORE In due anni Eyadéma instaurò un regime autoritario: fece confluire i movimenti operai in un’unica federa- zione sindacale; abolì i partiti politi- ci e fondò il suo: Raggruppamento del popolo togolese (Rpt). Nei paesi confinanti erano in corso rivoluzioni marxiste (Ghana, Burkina Faso e Benin); ma egli rimase legato all’Occidente, pur senza rompere con la Corea del Nord. E ne fu largamente ricompensato con aiuti militari dai francesi e benevolenza da Washing- ton e vari governi europei, che chiu- sero gli occhi sui suoi eccessi. Ciò non gli impedì qualche sterza- ta nazionalista: nel 1972-76 nazio- nalizzò la produzione ed esportazio- ne dei fosfati. Emulando l’amico Mo- butu, dittatore dello Zaire, si erse a paladino dell’«autenticità»: ordinò ai 32 SETTEMBRE 2002 CONSOLATA MI SS IONI Superficie: 56.785 kmq. Popolazione: 5,1 milioni di abitanti; è composta da 37 grup- pi etnici; i predominanti sono ewé-mina 44%, kabyé 27%, gurma 16%, tem 4%, kebu 3,8%, ana ( yoruba ) 3,2%, bian- chi 0,3%. I brasileños (ex schiavi tornati dal Brasile) costitui- scono una «casta» molto influente sul piano economico e po- litico. Lingua: francese (ufficiale) e vari idiomi etnici. Istruzione: alfabeti 51%; maschi 67%; femmine 35%. Religione: culti tradizionali 50%; cattolici 24%, musulmani 15%, protestanti 7%. Capitale: Lomé. Partiti politici: Raggruppamento del popolo togolese (Rpt), par- tito unico fino al 1991; Unione democratica togolese (Udt); Co- mitato d’azione per il rinnovamento (Car). Forma di governo: repubblica presidenziale; presidente è Gnas- singbé Eyadéma dal 1967; primo ministro Koffi Sama dal 27- 6-2002, dopo la rimozione di Agbéyomé. Moneta: franco C.F.A. (1 euro = 640 C.F.A.). Debito estero: 1.448 milioni di dollari. Crescita annua Pil: -1% (1998). Economia: agricoltura con la produzione per il fabbisogno lo- cale (mais, miglio, riso, manioca, fagioli, arachidi e frutta) e per l’esportazione (cotone, cacao, caffè, palma oleifera, coc- co). Minerali: fosfati, di cui il Togo è tra i primi paesi produtto- ri ed esportatori del mondo. Industrie chimiche, petrolchimiche, tessili, alimentari e cemento. T O G O GHANA BURKINA FASO NIGERIA B E N I N L a g o V o l t a Lagos LOMÉ Accra Ouidah Aneho Togoville Fiata Agoué Atakpamé Sokodé Anfoin Kara Mango Dapaong Kpalimé Keta Elmina M o n o G o l f o d i G u i n e a Vo lta Bianc o
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