Missioni Consolata - Settembre 2002
interporsi come uomo di mediazio- ne in vari conflitti africani: Biafra, Ciad, Niger e Congo (Zaire). Scampato a vari incidenti e at- tentati, veri o presunti, si è co- struito un’aureola d’immortalità e la gente lo crede dotato di poteri occulti. A tali creden- ti egli dice che, a dargli forza, c'è un «solo mara- butto: il caro popolo togolese». Eyadéma militava ancora nell’esercito francese il 27 aprile del 1960, quando il Togo, ter- zo paese a sud del Sahara, dopo Ghana (1957) e Camerun (gennaio 1960), raggiunse la piena sovra- nità. Artefice dell’indipendenza fu Sylvanus Olympio, di etnia ewé del sud, nazionalista moderato, ve- ro creatore del Togo moder- no. Il presidente, però, sotto- valutò le tensioni tra nord e sud del paese: le popo- 12°-16° sec.: varie etnie si stabiliscono nell’attuale Togo: kabyé a nord; ewé , mina , guin lungo le coste. 1470: navigatori portoghesi esplorano le coste dell’Africa occiden- tale e iniziano il commercio dell’oro e prodotti esotici. 1482: costruzione del forte a La Mina (Elmina, Ghana). 16°-18° sec.: compagnie commerciali inglesi, olandesi, francesi e danesi cacciano i portoghesi e monopolizzano il commercio de- gli schiavi: Togo e Dahomey prendono il nome di «Costa degli Schiavi». 1737-1771: la Società dei fratelli moravi (Giacomo Protte) opera in Costa d’Oro e Togo. 19° sec.: abolizione dello schiavismo: famiglie di afro-brasiliani ri- tornano in Togo. 1827: la Società evangelica di Basilea opera tra le popolazioni a est del Volta. 1842: creazione del vicariato delle due Guinee. Metodisti ad Aneho. 1847: la Missione di Brema fonda missioni nell’interno del Togo. 1860: creazione del vicariato del Dahomey. 18 aprile 1861: primi missionari della Sma sbarcano a Ouidah. 1884: congresso di Berlino: le potenze europee si spartiscono l’A- frica in zone d’influenza; sorprendendo inglesi e francesi, i tedeschi firmano un trattato di «protezione» col re togolese: per 20 anni svi- luppano infrastrutture e coltivazioni scientifiche. 1886: i padri Moran e Bauquis avvelenati. 1892: creazione della prefettura apostolica del Togo, affidata ai missionari tedeschi dello Spirito Santo: il loro arrivo segna la nascita ufficiale della chiesa togolese. 1914: il vicariato del Togo è elevato a prefettura apostoli- ca. Scoppia la prima guerra mondiale e il Togo è occu- pato da inglesi e francesi. 1916: missionari tedeschi dichiarati prigionieri politici, poi espulsi. 1918: la Società delle Nazioni (oggi Onu) affida due terzi del Togo alla Francia, la parte occidentale all’In- ghilterra. 1921: il Togo francese è affidato ai missionari di Lio- ne (Sma). 1923-45: mons. Cessou vescovo di Lomé. 1937: erezione della prefettura di Sodoké. 1939-45: 2 a guerramondiale: soldati to- golesi nell’esercito francese. 1945: nascita di partiti indipendentisti: Comitato dell’unione togolese (Cut) e Partito togolese del progresso (Ptp). 1946: dal regime di mandato a quel- lo di tutela: il Togo diventa Territorio d’Oltremare, con proprio parlamento e deputati a Parigi. 1955: istituzione della gerarchia in To- go: Lomé diventa arcidiocesi e Sodoké diocesi. 1956: Togo diventa Repubblica auto- noma: Nicolas Grunitzky primo mini- stro, esponente del Ptp, tendenze neocolonialiste. 1958: vince le elezioni Sylvanus Olympio, leader del Cut, ewé del sud, indipendentista moderato. 27 aprile 1960: il Togo ottiene piena indipendenza. Olympio avvia riforme nazionaliste, attirandosi le ire dei francesi. Si aggrava la ten- sione con le etnie del nord. 1962: mons. Dosseh consacrato primo vescovo togolese di Lomé. 1963: colpo di stato guidato da Eyadéma; Olympio deposto e as- sassinato. Grunitzky ritorna dall’esilio e guida il nuovo governo. 1964: mons. Atakpah, primo vescovo togolese di Atakpamé. 1965: mons. Bakpessi, primo vescovo togolese di Sodoké. 1967: nuovo golpe (incruento) di Eyadéma, che si autoproclama capo dello stato e instaura un regime dittatoriale. 1969: movimenti operai riuniti in un’unica Federazione sindacale; abolizione dei partiti politici e fondazione del partito unico: Rag- gruppamento del popolo togolese (Rpt). 1970-80: nazionalizzazione della produzione ed esportazione dei fosfati e processo di «autenticità» togolese; inizia il miracolo eco- nomico, che merita al Togo il nome di «Svizzera dell’Africa». 1979: nuova costituzione instaura il presidenzialismo: Eyadéma eletto presidente per sette anni. 1981 : crollo del prezzo dei fosfati e recessione internazionale pro- vocano crisi economica e crescita del debito estero. 1986: Eyadéma presidente col 99,95% dei voti. Tumulti di sinda- cati e movimenti di opposizione con scontri e morti. Eyadéma è salvato dai paracadutisti francesi. 1989: la Francia preme per aperture democratiche. 1991: serie di scioperi e tumulti repressi nel san- gue. Eyadéma è costretto a concedere varie li- bertà democratiche. 1991-92: convocazione della Conferenza nazionale sovrana che avvia il processo de- mocratico e vara una nuova costituzione, sot- to la minaccia d’intimidazioni, attentati e mini colpi di stato militari. 1993: elezioni farsa: Eyadéma eletto col 96,5% di voti. 1994: elezioni parlamentari: l’opposizione ottie- ne la maggioranza dei seggi, ma Eyadéma rie- sce a imporre il suo governo. Comunità Euro- pea, Usa e organismi finanziari tagliano aiuti e prestiti al Togo. 1998: votazioni presidenziali all’insegna di brogli e terrore: il dittatore vince con il 52% dei voti. 1999: elezioni parlamentari boicottate dai partiti di opposizione: Eyadéma ottiene quasi tutti i seggi in parlamento. Per rien- trare nelle grazie dell’Occidente il dittato- re promette di anticipare le elezioni presi- denziali al 2001: promessa non ancora mantenuta. Scheda storica politica e religiosa 31 SETTEMBRE 2002 CONSOLATA MI SS IONI
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