Missioni Consolata - Settembre 2002

30 SETTEMBRE 2002 CONSOLATA MI SS IONI I pannelli con la sua faccia os- sessionano il paese; spille e di- stintivi con la sua immagine so- no su tutti i petti d’impiegati gover- nativi; nugoli di donne lo accolgono danzando ogni volta che visita un villaggio; la sera, la televisione rac- conta come ha speso la giornata... Parlando con la gente, però, il suo nome non lo sento pronunciare mai. Anche i più coraggiosi usano i pro- nomi: lui, costui, quello lì, quello là. I sostenitori lo chiamano: timo- niere, padre della nazione, salvatore della patria; i più prudenti: vecchio, dinosauro; gli avversari gridano: as- sassino, bufalo, elefante, lupo man- naro, demonio di Pya, suo paese na- tale, nel nord del Togo. «Lui» è Gnassingbé Eyadéma, da 35 anni presidente del Togo, il più lon- gevo dittatore di tutti i paesi dell’A- frica post-coloniale. E resterà ancora a lungo sulla scena, secondo diplo- matici e analisti politici. NAZIONE ALLO SFASCIO «Radio e televisione presentano la situazione del paese come la miglio- re che possa esistere - afferma un missionario, che per prudenza non nominiamo -; “lui” rassicura che tut- to va bene. Ma la realtà è differente: la povertà impera; manca il lavoro e la gente sopravvive col piccolo com- mercio; la terra disponibile è ancora molta, ma rende poco, per arretra- tezza, siccità o troppe piogge; mae- stri e funzionari statali hanno sti- pendi da fame, arretrati fino a 5-6 mesi e non tutti retribuiti». In tali condizioni, non ci si può aspettare che gli insegnanti siano motivati e le scuole funzionino: quel- le elementari sono in tutti i villaggi, ma il tasso di analfabetismo è al 50%, tra le donne soprattutto. Il rendimento scolastico è in cadu- ta libera. Nelle superiori i programmi non sono svolti per intero e, all’esa- me di maturità, la percentuale dei promossi non supera il 10%; in alcu- ni licei il tasso è zero. I giovani ripe- tono per più anni, finendo d’iscriver- si all’università a 30 anni. Molti ab- bandonano gli studi e cercano di scappare in Europa o America, perché il paese non garantisce un avvenire alla sua gioventù. Il paese è ricco di fosfati; ha indu- strie di cemento; produce cotone, caffè, cacao; ma nessuno sa dove va- dano a finire i proventi di tali risor- se, poiché ormai tutto è privatizzato. «È stato privatizzato anche l’acque- dotto - aggiunge il missionario -. L’acqua potabile si paga; chi non può permettersela attinge ai fiumi, con deleterie conseguenze per la salute». La gente non protesta? «Resistenze e proteste sono fre- quenti e nella legalità - continua il missionario -. Uno sciopero genera- le, protratto per molti giorni, ha pa- ralizzato il paese. Lomé, per esempio sembrava una città fantasma: tutto era chiuso e nessuno per strada. Per ora il popolo è vincente, perché ha grande forza di sopportazione; sa che la violenza genera violenza. La pa- zienza della gente rasenta il fatali- smo; vorremmo che avesse più ini- ziativa e, da parte nostra, bisogne- rebbe impegnarsi di più nell’opera di coscientizzazione: non si può parla- re molto, altrimenti quello là...». IL COLONNELLO Di etnia kabyé , nato nel 1935, do- po un breve curricolo scolastico Etienne Eyadéma diventò sotto uffi- ciale dell’esercito francese e militò per 12 anni sotto tale bandiera in Dahomey (attuale Benin), Algeria, Niger e Indocina. L’esperienza mili- tare ha supplito alla mancanza di for- mazione scolastica, facendo di lui un grande lavoratore, che si corica a mezzanotte e si alza alle 4 del matti- no. I vicini lo dipingono affabile, di- sponibile all’ascolto, grande intrat- tenitore che racconta fatterelli. Tut- te doti abilmente sfruttate per farsi una buona reputazione all’estero e Storia di un dittatore «dinosauro» L’INNOMINATO Da secoli il Togo vive nel limbo della storia ( vedi scheda ). Pochi saprebbero indicarne la posizione geografica; meno ancora ne conoscono la situazione della gente, violentata da una dittatura che dura da 35 anni, senza sapere come e quando potrà liberarsene. Cavalieri kabyé, nel nord del Togo: la stessa etnia del dittatore Eyadéma (pagina accanto).

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