Missioni Consolata - Settembre 2002
I l 2 maggio 2002 l’esercito brasi- liano ha inaugurato, nella loca- lità di Uiramutàn, nello stato di Roraima, con festeggiamenti, spari e grande dispiegamento militare, la caserma del 6° plotone di frontiera. Hanno partecipato soldati, uffi- ciali, quattro generali, politici, fa- zendeiros . La cerimonia è stata im- peccabile, ma nell’aria e nel cuore degli organizzatori non c’era tanto lo spirito di chi è lieto per aver por- tato a termine una buona impresa, quanto piuttosto il sentimento se- greto di chi è conscio (anche se non lo dice) di aver affermato il suo po- tere per prevenire qualsiasi velleità di ribellione. Era presente anche un gruppo di indios, antichi e veri abitatori della regione, incapaci, eccetto pochi, di comprendere la ragione, la portata e le conseguenze di quella costru- zione e della festa. Erano stati spin- ti a venire dal desiderio di vedere, in un luogo di solito silenzioso, tanti aerei in una sola volta, soldati che sfilano, ufficiali che danno ordini, trombette che suonano, politici ben vestiti e compiacenti, discorsi altiso- nanti. Davanti a questo spettacolo i- nusuale gli indios si sono sentiti an- cora più piccoli ed estranei al mon- do dei bianchi. CORPO ESTRANEO Uiramutàn è il nome del villaggio e della regione, situata molto lonta- no dai grandi centri abitati, ma non distante dal monte Roraima (2.772 metri) che dà il nome allo stato. Chi vi giunge ha subito l’impressione di essere in un altro mondo, tale è il si- lenzio, la pace e serenità. È una regione poco abitata: c’è il piccolo villaggio di Uiramutàn e po- chi altri, sparsi e distanti chilometri gli uni dagli altri. Impressionante a quell’altezza è la luminosità intensa e il panorama formato da una diste- sa di basse montagne intramezzate da vallate strette ed erbose. Il suolo, quasi tutto arenoso, non ha molta vegetazione. Qua e là qualche albe- ro di piccole dimensioni, mentre è più intensa la presenza di arbusti lungo i due piccoli torrenti portanti scarsa acqua e infossati rispetto al- l’altopiano. Sono questi torrenti la sola riserva idrica per la popolazione indigena locale le cui semplici abitazioni, fat-
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