Missioni Consolata - Settembre 2002

MISSIONI CONSOLATA 11 SETTEMBRE 2002 continente nero. A Orano (Algeria) opera un centro per gli studenti, de- dicato a mons. Pierre Claverie, assas- sinato qualche anno fa. «In genere siamo ben accolti - af- ferma un animatore degli studenti a- fricani in Marocco -; possiamo stu- diare, abbiamo tanti amici. Ma sta- remmo meglio se a volte non si manifestasse un sentimento di razzi- smo nei nostri confronti: qualcuno ci considera inferiori solo perché venia- mo dall'Africa a sud del Sahara. Ma noi cattolici non perdiamo comun- que la speranza. Le difficoltà raffor- zano la nostra fede e ci fanno prega- re più intensamente per la pace nei nostri paesi d'origine». (Fides) MOGADISCIO - SOMALIA COMUNITÀ PICCOLA MA VIVA Q uattro suore della Consolata e una quarantina di fedeli: è questa la piccola comunità cattolica della capitale della Somalia, paese da piùdi 10 anni senza governo né altre istituzioni statali. «Una pre- senza cattolica apparentemente insi- gnificante, ma in realtà viva - dice l'amministratore apostolico diMoga- discio, GiorgioBertin -. In occidente, non bisogna dimenticare l'esistenza della chiesa cattolica in Somalia. Ève- ro, qui è difficile trovare una presen- za organizzata di noi cattolici, molti dei fedeli vivono la fede a livello indi- viduale, ma la loro testimonianza, in un paese a stragrande maggioranza musulmana, è importante. Pensate, in particolare, alle quattro suore: un’esi- stenza silenziosa, ma attiva; pur vi- vendo isolate dal resto del mondo, non avendo neppure il telefono». (Fides) LUANDA - ANGOLA GOVERNO CHIEDE AIUTO AL PAPA D opo la storica firma di un trattato di pace tra il governo angolano e il nuovo capo del- l’Unita, Lukamba, il presidente E- duardo dos Santos ha scritto una let- tera al papa, chiedendo la collabora- zione della chiesa per la rinascita del paese. L’Angola deve pensare a 4 mi- lioni di rifugiati, 100 mila mutilati e 50mila orfani, amare conseguenze di 37 anni di guerra civile. La chiesa an- golana, la più antica dell’Africa sub- sahariana, ha sempre condannato la violenza; ha costantemente invitato la gente a pregare per la pace e non ne- gherà, quindi, la propria collabora- zione per la ricostruzione del paese. (Aimis) PECHINO - CINA MALATA E ANALFABETA EVANGELIZZA A vari chilometri da Pechino c’è un villaggio di cattolici fer- venti, come Xiu Lan che, a 83 anni, non permette che l’infermità, clima o altri limiti le impediscano di condividere la fede con i concittadi- ni. Il nome di battesimo è Elisabetta. È conosciuta nel villaggio e in tutta la zona per la sua grande fede e perché, nonostante la fame e le spalle curve, ogni mattina, estate e inverno, è sem- pre la prima ad arrivare in chiesa, per partecipare allamessa alle 5.30 e, ter- minata l’ultima messa, si ferma per pulire la casa del Signore. Ancora più sorprendente è il suo apostolato: ogni giorno nonnaXiupercorre 20 kmper visitare gli anziani privi di assistenza o di parenti, preparando loro il cibo e, soprattutto, parlando loro di Gesù Cristo. I familiari la vedono rientrare solo la sera. Grazie a lei, almeno 20 anziani hanno conosciutoCristo e so- no stati battezzati. Anche i giovani so- no suoi amici e molte ragazze, grazie alla nonna, sono diventate ferventi cattoliche. (ACI) LILONGWE - MALAWI CHIESE CONTRO 3° MANDATO DI MULUZI A lla fine del maggio scorso, la chiesa cristiana del Malawi, facendosi portavoce dell’opi- nione dei fedeli, ha riaffermato l’op- posizione a ogni emendamento della Costituzione, per permettere al pre- sidente Muluzi di brigare per un ter- zo mandato a capo dello stato. Le personalità religiose, soprattutto pre- ti cattolici e Consiglio delle chiese del Malawi, che raggruppa le confessio- ni protestanti del paese, hanno fatto conoscere tale opinionemediante di- chiarazioni, prese in concertazioni se- parate. I dirigenti di unaOng delMa- lawi si sono ugualmente opposti alla volontà del potere di modificare la legge fondamentale per essere adat- tata alle ambizioni del presidente Muluzi. (Anb) SOFIA - BULGARIA PAPA INCONTRA UNA «MARTIRE VIVENTE» N el viaggio in Bulgaria, Gio- vanni Paolo II ha incontrato suor Teresa del BambinoGe- sù, carmelitana di 80 anni del mona- stero cattolico di rito bizantino. Du- rante la persecuzione comunista, il convento fu chiuso e la religiosa si ri- fugiò nel coro della chiesa di san Francesco, dove visse per 38 anni, in- sieme a una consorella scomparsa due anni fa. «Ho detto al papa - di- chiara la religiosa - che abbiamo of- ferto i nostri sacrifici per la chiesa e che siamo state sempre fedeli. Inol- tre, l’ho ringraziato per la sua visita». La religiosa conobbe personalmente i tre sacerdoti assunzionisti martiriz- zati nel 1952 a Plovdiv e beatificati dal papa. Attualmente il convento carmelitano conta 8 religiose e 3 no- vizie slovacche. (Zenit)

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