Missioni Consolata - Settembre 2002

MISSIONI CONSOLATA 10 SETTEMBRE 2002 a cura di Benedetto Bellesi MATANZAS - CUBA RELIGIOSITÀ AFROCUBANA L a Conferenza episcopale lati- noamericana e le Pontificie o- peremissionarie di Cuba han- no promosso il primo seminario di religiosità afrocubana, tenuto recen- temente aMatanzas. Tra i relatori c’e- rano: l'etnologa e scrittrice Natalia Bolivar, lo storico Joaquin Estrada, il teologo brasiliano fratel David e suor Marta Lee. Nel dibattito si è discus- so anche sulla necessità di rafforzare maggiormente la presenza di afrocu- bani nella chiesa, sugli aspetti dell’e- vangelizzazione e i rapporti con il mondo delle religioni afrocubane. Questo primo seminario ha mostra- to la volontà sempre più ferma della chiesa cubana di essere più cattolica nella sua missione universale. (Fides) NEW DELHI - INDIA SCUOLE CATTOLICHE A PIENI VOTI I n India gli istituti di istruzione su- periore legati alla chiesa cattolica offrono una formazione di alto li- vello, soprattutto nel settore delle ar- ti, delle scienze e della medicina. Lo sostiene un’indagine compiuta dal settimanale India Tuday. (Avvenire) BRASILIA - BRASILE FESTEGGIATA PRIMA SANTA BRASILIANA I cattolici brasiliani hanno festeg- giato la canonizzazione della loro prima santa: una religiosa nata in Italia, fondatrice di una congregazio- ne religiosa in Brasile, alla quale sono attribuite guarigioni miracolose. Si tratta di Amabile Lucia Visintainer, proclamata santa da Giovanni Paolo II il 19 maggio scorso nella Basilica di San Pietro, alla cui cerimonia ha pre- senziato anche il presidente Fernan- do Cardoso. Visintainer, conosciuta come madre Paulina del Cuore Ago- nizzante diGesù, era nata aTrentonel 1865; emigrata in Brasile a nove anni, vi morì nel 1942. Uno dei miracoli ri- conosciuti per la canonizzazione è sta- ta la guarigione di una neonata, affet- ta da infermità cerebrale considerata incurabile dai medici. (Noticias Aliadas) YUNNAN - CINA DUE SUORE: OLTRE 20 SCUOLE PER LEBBROSI I nvitate dalle autorità sanitarie go- vernative, nel 1994, a visitare i va- ri lebbrosari della provincia ci- nese di Yunnan, al confine con la Bir- mania, in luoghi dimenticati dal resto del mondo, le suoreMaria Pia eDeo- linda constatarono che, oltre agli am- malati, in quei lebbrosari vivevano molti bambini e giovani, ai quali era impossibile frequentare la scuola, sia per mancanza di mezzi che per di- scriminazione. L’anno seguente esse compirono un autentico «miracolo»: aprirono una ventina di scuole ele- mentari nei vari lebbrosari dell’Yun- nan; nel 1996 se ne aggiunsero altre due: oggi, 530 bambini frequentano la scuola elementare; altri 464 stu- denti sono aiutati a frequentare le scuole regolari fuori dai lebbrosari, integrando i bambini nella società. (Fides) QUITO - ECUADOR 12 ORE DI LAVORO PER 3,5 DOLLARI L a nota associazioneHumanRi- ghts Watch denuncia all’opi- nione pubblica internazionale un ulteriore sfruttamento di bambini in Ecuador: 12 ore al giorno di lavo- ro nella raccolta delle banane, per u- na paga che si aggira sui 3,5 dollari, pari al 60%di quanto percepisce un lavoratore adulto. Sono stati intervi- stati 45minori, di età compresa tra gli 8 e i 13 anni, che hanno raccontato o- gni sorta di abusi e un lavoro in con- dizioni disumane. Le aziende locali lavorano per le potenti multinazionali Dole, Chiquita, Del Monte che, in- terpellate, escludono ogni loro re- sponsabilità, in quanto non dirette proprietarie delle piantagioni. Ma in Ecuador sono le uniche aziende e- sportatrici e potrebbero indubbia- mente far sentire la loro voce. (Aimis) RABAT - MAROCCO SEGNALI POSITIVI PER LA CONVIVENZA U na caratteristica recente della chiesa cattolica nell’Africa del nord è la presenza sempre più importante di studenti originari del- l'Africa sub-sahariana. InMarocco vi sono circa 10 mila studenti stranieri, di cui più di mille cattolici; in Algeria gli studenti provenienti dalla stessa regione africana costituiscono più della metà della popolazione cattoli- ca. Di fronte a questa realtà, le dioce- si del Nord Africa hanno provvedu- to strutture particolari. ATunisi il ve- scovo Fouad Twal ha creato una casa dello studente dove «i ragazzi africa- ni si sentono a casa loro: si ritrovano per studi biblici, celebrazioni, confe- renze e pasti conviviali». Grande è lo sforzo dell'arcivescovo di Rabat (Ma- rocco), mons. Landel, perché gli stu- denti siano inseriti nelle famiglie; questi ragazzi possono conoscersi e incontrarsi presso il loro cappellano, Marcel Piou, dei Padri Bianchi, per 30 anni missionario in varie parti del

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