Missioni Consolata - Luglio/Agosto 2002
MISSIONI CONSOLATA 60 LUG.AGO. 2002 L iliana Vercellotti, 30 anni, conosce i mormoni in Italia. «Incontrai - ci racconta a Salt Lake City, dove oggi vive - la chiesa di Mormon a Vercelli at- traverso le sorelle missionarie. Chiesi loro di poter seguire alcune lezioni che spiegano i principi fon- damentali della “Chiesa di Gesù Cristo dei Santi del- l’Ultimo giorno”. Ero attiva e credevo in certi prin- cipi di fede; andavo in chiesa piuttosto regolarmen- te la domenica e pensavo di conoscere abbastanza (anche se ora riconosco che la mia conoscenza era, invece, piuttosto limitata) la bibbia. Quando iniziai i colloqui con le sorelle missionarie, nello stesso tem- po mi impegnai a leggere di più la bibbia, in parti- colare il vangelo. Iniziai anche la lettura del “Libro di Mormon”, ovvero il resoconto di profeti antichi e di come il Signore parlò, dopo la sua resurrezione, alle persone in America. Le mie prime impressioni riguardo a ciò che stavo imparando erano di pace e di interesse. La cosa più bella è che tutto ciò che sta- vo imparando non confutava o distruggeva quelle che erano le mie convinzioni precedenti, ma le inte- gravano e arricchivano; anzi, a volte le rafforzava- no e mi davano più comprensione su Gesù Cristo. Cominciai a leggere anche l’Antico Testamento e la mia comprensione ed amore per Gesù e Dio Padre è cresciuta. Ho imparato a vivere la mia vita pre- gando e cercando ogni giorno di migliorare, di por- tare pace e gioia alle persone che mi circondano; non che prima fossi molto diversa o all’opposto di questo; solo avevo una fede meno convinta. I mem- bri di questa chiesa non sono perfetti, ma ogni gior- no cercano di migliorarsi». S abrina Gironda, anche lei trentenne, ci lascia questa testimonianza. «È sempre difficile spie- gare il perché una persona vuole cambiare religio- ne e vita così drasticamente. Se tu mi avessi cono- sciuto a 22 anni, mai avresti pensato che sarei di- ventata una persona che va in chiesa ogni domenica, ma è successo. Conobbi i missionari mormoni tra- mite mia sorella. Lei lavorava in una libreria a Ver- celli e i missionari la invitarono a seguire un corso di inglese gratuito. Così, nel luglio del 1993, io e mia sorella iniziammo a frequentare quelle lezioni. Nel gennaio 1994, dopo essere diventate amiche con i missionari, cominciammo a seguire le 6 lezio- ni che tutti i missionari mormoni del mondo impar- tiscono agli interessati. Ad aprile, mia sorella deci- se di farsi battezzare. Io non avevo mai pensato se- riamente a farmi battezzare. Andavo in chiesa, ma cambiare la mia vita non era proprio la mia idea. Do- po il battesimo di mia sorella, mi resi conto che la mia vita non poteva più essere la stessa. Dovevo sa- pere se quello che i missionari mi avevano insegna- to era vero. Così incominciai a leggere seriamente il libro di Mormon e a pregare per sapere chi aveva ragione e se avrei davvero dovuto battezzarmi. Pas- sai alcuni mesi di vera crisi spirituale. Avevo tanti a- mici nella chiesa e mi piaceva andare ogni domeni- ca ad imparare di più riguardo alle scritture; ma non bastava; dovevo avere una risposta da Dio e così fu. Capii che quella era la strada giusta per me: il 28 a- gosto 1994, all’età di 22 anni, mi battezzai. Lasciai il mio ragazzo che non voleva accettare la legge di castità; smisi di bere e di fumare. Nel maggio del 1997 mi trasferii a Salt Lake City e, tramite un a- mico comune, conobbi mio mari- to. Ci sposammo in Italia in una chiesa dei mormoni, ma poi deci- demmo di suggellare la nostra u- nione con una cerimonia nel Tem- pio di Salt Lake City, che signifi- ca unione per l’eternità. Delle mie scelte non mi sono pentita nem- meno per un giorno. Insomma, ri- farei tutto». L.R. MORMONI D’ITALIA Liliana Vercellotti e Sabrina Gironda, native di Vercelli, ma residenti nello Utah, raccontano la loro storia. La testimonianza di due ragazze piemontesi Liliana Vercellotti (con gli occhiali) e Sabrina Gironda, piemontesi emigrate nello Utah, con Luca Rolandi. Pagina accanto, in alto: il «Libro di Mormon».
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