Missioni Consolata - Luglio/Agosto 2002
MISSIONI CONSOLATA 56 LUG.AGO. 2002 ternazionale delle procure l’ha de- nunciato. Di fronte agli abusi dei diritti umani in America Latina (verso gli indios del Brasile, ad esem- pio), che senso hanno le cam- pagne di mobilitazione in Ita- lia? Non credo che il governo del Brasile si impressioni molto. Bisogna lavorare in modo più serio, denunciando gli abusi ai procuratori del Brasile. Ci si può rivolgere alla OEA, alla Corte inte- ramericana per i diritti umani (è il Tri- bunale del continente americano, mol- to potente). C’è la Commissione dei di- ritti umani, che è il primo scalino per accedere al Tribunale con sede in Co- sta Rica e a Washington. Le «campa- gne» in Italia per i diritti umani in America Latina lasciano il tempo che trovano, se non coinvolgono gli orga- nismi giusti. Ricordo in El Salvador cinque sena- tori italiani, in viaggio verso Cuba per perorare la causa di due salvadoregni condannati a morte quali autori di un attentato a Fidel Castro, durante il quale morirono pure due italiani. I se- natori speravano nel sostegno del go- verno di El Salvador. Fu un fiasco. Però oggi a El Salvador conviene di- mostrare al mondo che Castro viola i diritti umani; quindi mi ha incaricata di fare qualcosa in favore dei due sal- vadoregni tuttora in carcere a Cuba. E lei può fare qualcosa? Sì, perché il mio compito è inter- nazionale. Il bello dei diritti è che non hanno frontiere. Io mi occupo di tut- ti i salvadoregni nel mondo. Qual è la situazione dei salva- doregni in Italia? Sono numerosi: oltre 15 mila a To- rino e 50 mila a Milano... Fra i lati- noamericani, i salvadoregni sono i più stimati: ottimi lavoratori, non coin- volti in problemi di droga o altro. Fan- no veramente onore alla loro patria. Chi è? Beatrice A. Carrillo ■ Avvocato, docente universitario e procuratore per la difesa dei diritti umani, Beatrice Alamanni de Carrillo è nata a Torino. Dal 1968 vive in El Salvador. È sposata con il sal- vadoregno Juan Antonio Carrillo Estrada, ingegne- re elettronico, laureatosi al Politecnico di Torino. La coppia ha tre figli. ■ Ha insegnato diritto pubblico, filosofico e costitu- zionale in vari atenei: Universidad de El Salvador, Universidad Centroamericana, Universidad Tecnologi- ca. Ha fondato e diretto la facoltà di scienze giuri- diche dell’Universidad Centroamericana. ■ Esperta nell’elaborare progetti legislativi riguar- danti i diritti umani in genere, quelli degli emigrati, della famiglia, della donna, affrontando anche la violenza fra le pareti domestiche. Consulente nel- l’Organizzazione internazionale dell’emigrazione. È autrice di numerosi saggi sui temi suddetti. Fon- datrice della rivista IDHI-Realidad , rivista di caratte- re sociale, politico e giuridico. ■ 1975-1978: opera a Monaco (Germania) quale consulente e investigatrice sulla condizione degli emigrati latinoamericani, in particolare delle donne. ■ 1979-1998: svolge attività accademica e sociale in El Salvador con frequenti viaggi all’estero. ■ 1999 ad oggi: è procuratrice per la difesa dei di- ritti umani. Ammasso di cotone dopo la raccolta. Con il caffè, è il principale prodotto del paese.
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