Missioni Consolata - Luglio/Agosto 2002
rezza nazionale» degli Sta- ti Uniti, che sono diven- tati molto più aggressivi dopo l’«11 settembre». Le violazioni del diritto delle persone avvengo- no con sistemi persecu- tori e controlli che al- lontanano i progressi raggiunti. Signora Carillo, lei ha accennato al Ve- nezuela e all’Argenti- na, due paesi «esplo- si». Esplosi per ragioni economiche o sociali? Circa il Venezuela, sono contenta che si sia ristabilito il governo costituzionale di Hugo Chavez: come procuratore per i diritti umani gli ho dato l’appoggio totale, anche se il presidente di El Salvador ha commesso l’errore diplomatico di so- stenere il governo del colpo di stato, subito fallito. Chavez è «un presiden- te dei poveri»; quindi il colpo è stato fatto dalla finanza, dall’industria, dai mezzi di comunicazione... Sono però contenta di vedere che il sistema dei colpi di stato di un tempo non funzio- na più, e mi fa piacere che la OEA (Or- ganizzazione degli stati americani, che comprende anche gli Stati Uniti) si è subito schierata con Chavez. Quanto alla crisi argentina, essa è frutto delle pessime politiche dei governanti: si pensi alla corruzione, al debi- to estero... È stata una grave violazione dei diritti umani l’a- vere congelato nelle banche i ri- sparmi degli ar- gentini. La Fe- derazione in- Il vulcano «Cerro Verde» e una giovane massaia. Dopo gli accordi di pace, El Salvador si sta riprendendo.
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