Missioni Consolata - Luglio/Agosto 2002
no di lavorare per i poveri e quelli che lavorano soltanto per se stessi stando all’interno della chiesa». Come giudica la Mesa de dialogo ? «Io penso che la “Mesa de dialogo” non dovrebbe includere solo la componente cattolica. Io, per esem- pio, faccio parte del “Parlamento ar- gentino delle religioni”, dove sono rappresentate tutte le chiese pre- senti in Argentina: ci sono evangeli- sti, rabbini, pentecostali, calvinisti, luterani. Al suo interno nessuno fa proselitismo per la propria chiesa, ma cerca di lavorare di comune ac- cordo con gli altri su alcune cose che si possono fare con la gente e per la gente. Ecco, in questa direzione do- vrebbe muoversi anche la “Mesa de dialogo”». Lei è sempre stato sulle barricate, dalla parte dei poveri? «Sì, sempre. Ho 78 anni: fino a quando potrò sarò al loro fianco». UN MARITO, DIECI FIGLI, NESSUN LAVORO Sulla maglietta rosa è appiccicato un adesivo: delegado . «Mi chiamo Francisca Paz e ven- go da Cordoba» ci dice quando le MISSIONI CONSOLATA 26 LUG.AGO. 2002 avviciniamo il registratore. Capelli lisci e lunghi tenuti assieme da una fascetta bianca con la scritta Polo o- brero , occhi malinconici su una fac- cia simpatica, la signora Francisca si spiega con parole semplici. «La situazione economica è pessi- ma, perché è tutto molto caro e non c’è lavoro. Io vivo a Villa Libertador La signora Francisca Paz: un marito disoccupato e 10 figli. Sopra e a lato: altre immagini della manifestazione.
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