Missioni Consolata - Giugno 2002

MISSIONI CONSOLATA 8 GIUGNO 2002 guaggio politico-televisi- vo, carico di violenza, ar- roganza e cattiveria, abbia invaso anche le nostre persone... se scriviamo let- tere come quelle pubblica- te su Missioni Consolata . Caro padre, perché con- tinui ad essere così onesto da pubblicare quelle lette- racce (tralasciando magari l’autore per non esporlo al vituperio) e a limitarti a risposte brevi sperando che gli interlocutori capi- scano? Ma forse ne avrai per poco tempo. Forse ti faranno fare la fine dell’ex direttore di Nigrizia . Ma intanto va’ avanti e continua ad essere «la vo- ce dei senza voce»: la no- stra voce. La voce dei po- veri che cercavi di aiutare quando eri missionario in Africa; la voce di chi non possiede giornali, né cana- li televisivi né altro. Siete rimasti in pochi ormai, voi missionari. Io vorrei aiutarvi, ma non posso fare molto. Intanto vi prometto la mia pre- ghiera. Carlo Duravia Trevignano (TV) Caro Carlo, tu hai la missione nel cuore, visto che sei anche fratello di padre Luigi, in Colom- bia, e di suor Virgiliana in Tanzania: entrambi missionari della Consola- ta. Senza scordare la so- rella, monaca di clausura. Avanti tutti insieme! Anche pregando. Se le bombe cadessero su di noi Spett. redazione, complimenti a M ASSIMO V ENEZIANO per il «Batti- tore libero» ( Missioni Consolata , gennaio 2002). Mai un articolo così breve è stato tanto eloquente. In poche righe ha messo a fuoco le vere realtà sociali del mondo, evidenziando il mal comportamento dei «benpensanti». È un caso che le riviste missionarie ospitino arti- coli di questo tipo? O è perché i missionari subi- scono, con le popolazioni del terzo mondo, il frutto delle azioni dei nostri go- verni che noi, forse, non immaginiamo? Mi è piaciuta la dizione «capitalismo compassio- nevole», che prima sfrutta l’uomo e, poi, con le bri- ciole, finge di aiutarlo. Pa- dre Alex Zanotelli, al 19° Congresso nazionale Aifo , ha ricordato che la somma stanziata dal G 8 a Geno- va è stata una presa in gi- ro: infatti, se divisa tra gli ammalati di Aids, equiva- le a 0,31 euro pro capite . Sarebbe stato meglio se a- vessero chiesto alle case farmaceutiche (che di sol- di ne hanno fatti abba- stanza) di abbassare i prezzi dei farmaci per per- mettere a tutti di curarsi. Nel 1954 Raoul Folle- reau asseriva che, con il costo di un aereo da guer- ra, si poteva debellare la lebbra. È rimasto inascol- tato, perché non c’è vo- lontà di aiutare i bisogno- si. E Paolo VI dichiarava che i poveri ci sono, per- ché fanno comodo ai ric- chi. Inoltre le statistiche dicono che i poveri sono sempre più poveri e i ric- chi sempre più ricchi: il che vuol dire che pure noi, cristiani, facciamo solo finta di seguire l’insegna- mento di Gesù. Inoltre, finché una buo- na parte dell’utile di molti paesi è determinato dalla vendita di armi, non ci sarà scampo: le guerre si inventano, si provocano, si cercano. Ora poi, che non abbiamo una contro- parte, che non rischiamo granché, che (pur in guer- ra) possiamo continuare la nostra bella vita, ci sen- tiamo giudici del mondo. Ma se le bombe cadessero sulle nostre teste, distrug- gessero le nostre case e uccidessero i nostri fami- liari, quanti degli attuali interventisti troverebbero giuste certe guerre? Continuate, vi prego, a scrivere articoli sulla vera realtà socioeconomica del mondo: servono ad una li- bera informazione, ten- dente a risolvere la ini- quità, e anche a smasche- rare i falsi cristiani. Dante Busetti Montemarciano (AN) Il risultato «briciole» del G 8 di Genova fu stigmatizzato pure da noi ( Missioni Consolata , ot- tobre-novembre 2001). E, a proposito di armi, Missioni Consolata (giu- gno 2001) ricordava che l’Italia è terza al mondo nella vendita di armi leg- gere, nonostante le restri- zioni della legge 185/90. Oggi c’è il disegno di legge 1.927 che prevede un allentamento dei vin- coli della legge 185/90... Confidiamo nell’opposi- zione di alcuni parlamen- tari della Margherita, dei DS, di Forza Italia, ecc., affinché il disegno non diventi legge. Bandito padre Stefano Caro direttore, sapendoti sensibile ai temi russi ti comunico una noti- zia allarmante. È possibile farla arrivare anche ai let- tori di Missioni Consolata ? Padre Stefano Caprio, un sacerdote legato alla fondazione Russia Cristia- na , da 12 anni in Russia, si è visto stracciare il visto e rifiutare il permesso di rientrare nel paese. Viene da pensare che il fatto sia da ricondurre al recente conflitto tra il Pa- triarcato ortodosso di Mo- sca e la Santa Sede circa la creazione di diocesi catto- liche in territorio russo. Possibile che la Chiesa or- todossa ricorra a metodi stalinisti pur di sbarazzarsi di sacerdoti cattolici intra- prendenti? Padre Stefano, infatti, ha ricostruito due chiese (di cui è parroco), è attivo presso la Caritas lo- cale e insegna in due uni- versità.

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