Missioni Consolata - Giugno 2002

MISSIONI CONSOLATA 70/ II GIUGNO 2002 mano. Il vangelo è la nostra priorità: esso è annuncio e celebrazione di Gesù vivo e presente; ma è pure visita ai villaggi, accompagnamento dei leaders delle comu- nità, formazione dei catechisti e delle famiglie, pro- mozione della donna, ecc. In missione i corsi di for- mazione occupano molto del nostro tempo: dalla giu- stizia-e-pace ai problemi giovanili, alla salute, al cucito, all’economia domestica. I giovani sono quelli che più soffrono per il mutamen- to culturale che stanno vivendo. Ed è questa la nostra grande sfida e preoccupazione. Le iniziative di avvici- namento, catechesi, incontro, gioco, scuola... ci sem- brano inadeguate per raggiungere la gioventù, che è una moltitudine. Ma non trascuriamo i prediletti del Signore, cioè i bambini. La presenza di un giovane laico venezuelano nella nostra équipe missionaria è una benedizione, so- prattutto per seguire i tre asili infantili nella periferia del paese. Sono 180 i bimbi che ogni giorno corrono alla loro escolinha per cantare, giocare, imparare, mangiare... Poi i poveri. Fino a qualche tempo fa, era- no una ventina: ogni settimana si avvicinavano alla missione. Altri venivano a dirci che le alluvioni aveva- no portato via le loro case; con l’aiuto di benefattori ne abbiamo ricostruite molte. E tutto questo ha aperto la strada verso la missione. Così oggi sono circa 300 coloro che, ogni martedì, vengono per ricevere qualcosa. La maggior parte so- pravvive, perché la misericordia di Dio è infinita. Infine ci sono i vecchi e gli ammalati, che raccontano le storie di sempre: male alle gambe, al petto, agli oc- chi... freddo, febbre, malaria. Tutti i mali. La loro gioia è grande nel ricevere un sorriso, un po’ di cibo, un’aspirina; mentre solo la creolina è efficace contro le pulci penetranti. E tanti, con gratitudine, tornano poi alla missione per mostrare la pelle nuova dei piedi, finalmente guariti. p. Sandro Faedi (continua a pagina 74) A Gloriana «com carinho e amizade» Torino, 10 maggio. La signora Gloriana Babbini è partita per il Mozambico. Ha raggiunto i mis- sionari della Consolata a Vilan- culos, dove è già alle prese con i bambini d’asilo. «I miei bimbi» dichiara con affetto la nuova maestra. Prima della partenza, Gloriana è stata salutata da numerose persone: parenti, missionari, a- mici, giovani. «Mentre accoglia- mo con gioia la decisione della signora Gloriana di andare in missione - ha detto padre Got- tardo Pasqualetti -, la ringrazia- mo per i tanti servizi prestati con intelligenza e generosità al Centro di animazione missiona- ria di Torino e per lo svolgimen- to delle celebrazioni del cente- nario dei missionari della Con- solata. Ora il suo servizio raggiunge il culmine con l’impegno diretto in missione». La missione è nel DNA di Gloriana Babbini, essendo anche sorella di padre Francesco (defunto) e zia di suor Cristiana (missionaria in Argentina), entrambi della Consolata. Gloriana (con gli occhiali) in Mozambico con alcuni bambini e l’amica Maria Pia. Padre Sandro Faedi (in maglietta bianca) e padre Emanuele Maggioni sull’Oceano Indiano.

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